La primavera 2012 per Roberto Cavalli è libertà di essere

Per la primavera estate 2012, Roberto Cavalli evolve l’eleganza e i tagli sartoriali dell’ultima collezione, liberando il suo uomo dal rigore dell’inverno per fargli indossare la freschezza e la positività estiva.
La sartorialità italiana si arricchisce di colori, ricami a filo e decori.

La giacca, dal taglio rigoroso, ha le spalle accostate, il busto disegnato e revers dalla linea generosa, arricchiti da ricami.
Anche la camicia diventa sartoriale, realizzata nei classici cotoni e impreziosita da dettagli che la sdrammatizzano e la rendono intrigante.
I pantaloni seguono la linea della gamba, con armonia.
I completi da giorno colorati, i tuxedo illuminati da fasce in seta ricamata.
La silhouette esalta la longilineità del corpo.

I tessuti autentici della sartoria maschile, quali mohair, grain de poudre e lino/seta sono interpretati con l’uso del colore e con particolari disegni nella tessitura.
La palette dei colori comprende le tonalità del blu, che declinano fino al viola ed una forte presenza del bianco, con dei tocchi di colore che rievocano la terra ed il sole.
Le stampe sono presenti attraverso micro disegni all-over, grafismi verticali e reinterpretazioni fotografiche di lavorazioni di pelle dell’archivio Cavalli.

La pelle è protagonista di una parte della collezione: ispirazione americana per blazers e blousons realizzati in suede, pitone e nappe pregiate, abbinati a jeans, anche in lino, dai colori brillanti e decisi.

I mocassini realizzati in pelle intrecciata e dettagli in pitone, sono caratterizzati da finiture e montaggi fatti a mano e riprendono le tecniche di lavorazione, espressione del puro artigianato fiorentino.
« … la libertà di essere, di fare, di volere, di sognare e di realizzare in un momento che amo definire ‘Riviera’: mare, spensieratezza, felicità, colore … uno stato mentale rilassato … Un luogo ideale dove si incontrano e si confrontano diverse culture, diversi pensieri, diversi stili: e’ questa l’ispirazione della mia collezione … » Roberto Cavalli

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