Cartier, gioielliere dei re

“Cartier, gioielliere dei re, re dei gioielli”

Questa citazione del principe del Galles e futuro re Edoardo VII illustra il rapporto che, dagli inizi del Novecento, lega Cartier alle corti reali.
Un rapporto basato sul riconoscimento per la prima Maison che ha utilizzato il platino: ornato di diamanti e finemente lavorato, conferendo ai diademi una delicatezza eterea.
Nella storia sono entrate molte tiare realizzate da Cartier, consacrando la Maison al mito.

Ecco allora il Diadema Kojoshnik, appartenuto alla Granduchessa Wladimir, Maria Pavlovna di Russia.
Un diadema di zaffiri e diamanti costituito da uno zaffiro taglio coussin (137,20 carati) cirtcondato da sei zaffiri cabochon ( 102,16 carati) su una montatura di diamanti rotondi.

Il diadema appartenuto alla Regina Vittoria Eugenia di Spagna, con la montatura di platino ornata di diamanti e impreziosita da sette perle.
Commissionato a Cartier nel 1920, questo diadema andò ad unirsi ad una collezione arricchita ogni anno dalla Regina.

Il diadema con la fascia in stile Ghirlanda fu realizzato per la Regina Elisabetta del Belgio.
Una creazione fatta di platino con incastonatura mille grani di diamanti tondi taglio ancienne e di un diamante taglio coussin.

L’ornamento da testa appartenuto al Maharaja di Kapurthala, invece, è montato con diciannove smeraldi di vario taglio, diamanti tondi e taglio rose, e perle.
Il peso del solo smeraldo esagonale centrale è di 117, 40 carati.

Fino al cinema, dove ormai è un mito assoluto il diadema di Evelyn Laye, indossato nel ruolo di Cleopatra.
Un diadeda di ispirazione russa creato da Cartier nel 1904 e composto da raggi di platino ornati di diamanti.
Trae sicuramente origine dal teatro mitologico barocco, in cui l’acconciatura delle dea era costituita da raggi di luce.

Il diadema appartenuto alla principessa Marie Bonaparte di Grecia, invece, ha uno stile a Ghirlanda e raffigura foglie di ulivo e si ispira alle antiche corone di quercia o di alloro.
Fu commissionato dalla stessa Marie Bonaparte alla Maison nel 1907 per le proprie nozze.

Il diadema appartenuto alla principessa Andrèe, begum Aga Kahn, è in stile esotico d’ispirazione egizia creato nel 1934 come dono del principe Aga Khan II alla consorte Andrèe.
Associa con estrema armonia motivi vegetali e geometrici ornati di diamanti taglio brillante, ancienne e baguette.

Fino alla ormai famosissima Halo Tiara, indossata da Kate Middleton per il suo matrimonio con il principe William.
Nel 1936 il duca di York e futuro re Giorgio VI acquistò da Cartier un diadema per la consorte, Elisabetta.
Costituito da 739 diamanti taglio brillante e 149 diamanti taglio baguette montati su platino, questo ornamento da testa con motivi di volute disegna una vera aureola di luce, da cui l’appellativo inglese “Halo Tiara”.

Lo scorso 29 aprile, Kate lo ha indossato nel giorno del SI!
Come vuole la tradizione la regina Elisabetta II l’ha prestata alla futura duchessa di Cambridge per la cerimonia.
Kate Middleton è stata l’ultima ad indossare la “Halo Tiara”-
Il diadema Cartier aveva già ornato il capo della regina Elisabetta e di sua figlia, l’attuale regina Elisabetta II che lo ha indossato da principessa, concedendolo poi in prestito alla sorella Margaret, e in seguito a sua figlia, la principessa Anna.

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