Calibrati contrasti di un vissuto intimo e personale, il carnevale e il funerale; come nel romanzo “Dona Flor e i suoi due mariti”, la sfilata di Kristina Ti si apre con un lutto, sette outfits atemporali total black, simbolo di un’austerity di remota memoria e al tempo stesso antesignano per eccellenza di uno stile definito e raffinato. Come l’abito in maglia grossa lungo fino ai piedi, il macro-cardigan con inserti di pelliccia o il cappotto strizzato in vita, ampio a sfiorare la passerella in terra battuta, alternati a micro-dress in tessuti dall’aspetto grezzo, tinti a freddo e poi sfrangiati a mano e romantiche blouse con ruches e ricami, esaltazione del lavoro delle petites mains della produzione made in Italy.
Subito dopo il dna del marchio è sintetizzato in un’esplosione di fiori provenzali ricamati sapientemente a dare vita a una fitta selva di petali e corolle su giacche lineari e gonne over-long, oppure stampati su camiciole leggere con bottoni a bocciolo e abiti cortissimi accarezzati da spirali di volants, sostenute da passamanerie a coda di topo. Gli stessi volants che invadono prepotentemente i bordi del due pezzi da bagno e dei piccoli top monospalla.
Un’atmosfera poetica per gli abiti a balze patchwork di tessuti diversi che esagerano la silhouette fino ad allungarla all’estremo, simbolo di un’opulenza non ostentata ma volutamente sottintesa.
La maglieria millerighe è un tributo alla stilista Sonia Rykiel e unisce grafismi e forme romantiche per una serie di abitini, top e cardigan dalla linea sottile, scivolata, senza nessuna costrizione che imprigioni il corpo, in contrasto con cappottini e giacche che diventano quasi delle divise di protezione, a celare un’anima preziosa e raffinata che appare nascosta e in un secondo momento si svela.
Le stampe sono Very Kristina Ti: flower-prints con forti richiami al mondo folk e liberty, con fiori stilizzati mescolati e confusi con piccole stelle iridescenti e romantici bouquet di foglie. Nessun accessorio a riempire la scena, perchè fra gli “accessori” fondamentali sono indispensabili cultura e intelletto vivace.
C’è spazio anche per il K-Way di Kristina Ti: la celebre giacca da pioggia, nata a Parigi nel 1965, viene proposta in versione logo-mania, la stampa che racconta in piccole icone il mondo della designer torinese, è riprodotta all-over su base floreale, in armonico contrasto con l’inconfondibile zip tricolore di K-Way.
Tessuti
Tessuti tecnici ricamati a margherite macro, taffetas jacquard, rasi, cotoni spessi stampati, mussole stampate, creponne stampati e impreziositi da lamine iridescenti, sete seersucker stampate, tulle di cotone ricamato con fiori ecru.
Colori
L’immaginario noir del colore mezzanotte è acceso dal colore feticcio di Kristina Ti, il rosa, in tutte le sue gradazioni dal gemma al fucsia-orchidea. Il bianco assoluto è stemperato nei toni naturali, dal vaniglia al talpa.
Tra le tendenze moda dell'inverno 2024 spiccano i piumini, must-have assoluto da non farsi sfuggire…
Blake Lively è apparsa divina durante un evento modaiolo: l'attrice si è mostrata in una…
La notte di Halloween si avvicina ed è tempo di pensare al look spettrale da…
Mariacarla Boscono ha detto il fatidico sì sfoggiando un meraviglioso abito da sposa che è…
Letizia di Spagna si conferma per l'ennesima volta una regina di stile: la reale sfoggia…
Dando uno sguardo alle tendenze moda dell’autunno 2024, i fiocchi sono ovunque: scopriamo insieme i…