Uno stile Art Déco. Hard decor per Gucci per la prossima primavera estate 2012.
In una metamorfosi sofisticata dallo charme grafico.
Sensualità scintillante e androginia. Contrasti cromatici, dettagli gioiello e fantasie sauvage ipnotiche.
Per una musa artistoide dall’eleganza ricercata. Che si muove con un’intensità rock. “Ho voluto esplorare il lato ipervisivo della femmilità creando un glamour architettonico per la donna Gucci”, spiega il Direttore Creativo Frida Giannini, “mescolando elementi dal nostro Dna, dalla storia del design, dalla fotografia. Rendendoli attuali in un mix dalla forte personalità.
Louise Brooks e Nancy Cunard nelle immagini di Man Ray. L’opulenza dell’età dell’edonismo. Ricami a specchio come i grattacieli di una metropoli.
Lavorazioni artigianali con effetti 3D”.
La silhouette veste lo stile di Boyish vs girlish. Fluide, affilate, potenti. Con un tocco da alta gioielleria Déco. Alamari e bottoni jewel. Catene dorate.
Teste di tigre riprese dall’archivio. Vita alta per i pantaloni morbidi dalla forma mannish mossi da profonde pinces. Da bande laterali a contrasto di sapore sportivo o spacchi assoluti fermati alla caviglia. In quella nuova iconica stampa foulard, usata anche per bomber e camicie oversize, con cavalli creati dall’intreccio di nastri e nappe equestri.
Le giacche sottili con un rimando navy o smoking asciugano le spalle, disegnano i revers e si accendono di tagli sapienti e colori contrastanti nello jacquard di seta.
Vita bassa per gli abiti ruggenti, decostruiti e più scivolati, con plissé e applicazioni effetto mirror.
Verde smeraldo e mandarino s’inseriscono in una palette dominata da bianco, nero e oro. Che giocano a cambiare le regole dell’animalier, mutato in un degradé geometrico, con un movimento quasi optical. La giraffa compie un morphing e si unisce alle macchie di leopardo. Il cocco è disegnato da fili metallici effetto tridimensionale.
Il tigrato è un inno modernista, lo zebrato si trasforma in grafismi organizzati e speculari, realizzati da intarsi di pitone sulla T-shirt che ha un’anima da star della musica. Come il giacchino in micro frange di nappa. Libera un acuto precious.
Per la sera troviamo tagli a T-shirt, lineari, con qualche eccesso asimmetrico. Sono abiti-Chrysler che ricordano il celebre building di William Van Alen. La sensualità di tulle e chiffon dark che velano appena la pelle.
Un pavé di ricami architettonici, realizzati a mano con elementi di metallo, plexiglass intagliato, cristalli sfaccettati e baguette sovrapposte per decori-scultura.
E catene dai riflessi gold come nuove frange per un Charleston robotico. Tra Metropolis e Blade runner.
Nonchalance deluxe. Tacchi-colonna per innalzare, coperti con una gabbia dorata o da strisce di metallo specchiato. Sandali spuntati in vernice nera.
In coccodrillo black, in oro laminato effetto vissuto. Come le custodie delle mini bag-fumoir, parallelepipedi essenziali dai riflessi a 24 carati. Una catena per sorreggere la nuova borsa ultra morbida dalla linea minimalista, micro-chain nelle nappine per ondeggiare a ogni passo.
Teste di tigre smaltate sulle piccole clutch a rettangolo e per le flat rasoterra, su bracciali rigidi e per gli anelli-trofeo. Cinture gioiello con fibbia che sembra una broche di cristalli.
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