Ironia, fantasia, gioco e colore: Moschino Cheap and Chic chiude ufficialmente la giornata con il suo consueto ottimismo “modaiolo” e mostra un’altra collezione che conquista tutti gli appassionati. Si ritorna alla natura: la stilista ambienta il suo show in un mercato di frutta e verdura e cerca di rappresentare il concetto: “mens sana in corpore sano”.
Si dice da secoli che se il corpo è sano lo è anche la mente. E se, tanto per il gusto di aggiornare il concetto, si provasse a dire “Moda sana per un corpo sano”? Perché, sano vuol dire anche bellezza.
È quanto fa la collezione Moschino Cheap and Chic che, non a caso, si presenta ambientata in un mercato di banchi di frutta e verdura, riflettendo una ritrovata necessità di bellezza semplice della natura.
Protagonisti di questa mise en scène naturale sono l’Abito Prato, l’Abito Mare, l’Abito Sole, l’Abito Arcobaleno (che per doppio nome ha Pace) e l’Abito Fragola, personaggi di una moda che si immette in un nuovo quotidiano recuperando un pensiero antico:: la bellezza naturale si sprigiona dalla semplicità.
Ed ecco le stampe di ortaggi su un abito di twill di seta, le fragole su uno chiffon di seta, le spighe di grano su un lino-cotone. E peperoncini e aglio che fanno da fibbia, la rafia che si trasforma in cintura, altri ortaggi che diventano bottoni o decorazioni per scarpe a zeppa, il cui cinturino è una forchetta.
Arriva così, anche sugli accessori, una declinazione del tema natura che appare addirittura più divertente: il piede sembra nudo mentre calpesta il prato – completo di margherite – che si è trasferito sulla zeppa altissima di un sandalo, mentre un prato sembra anche la borsa chiusa da una margherita di smalto o da una “previsione del tempo”. E si prevede un sole brillante.