Per la sera le scarpe da donna si trasformano in magnifici accessori che riflettono luce e personalita’.
Scarpe gioiello fatte di delicati giochi di luce che irradiano cupole di cristalli, iridescenze di Swarovski che si dispongono in file parallele o in ordine sparso a creare fiori, ovali, foglie.
Shelight propone una collezione che spazia dalla infradito alla pump tacco 12.
Un gioco di creatività dove i cristalli diventano tessere di un mosaico infinito, piccole composizioni virtuose intorno a cui costruire la scarpa.
E’ sui 40 Swarovski incastonati a mano che si forgia il sandalo Lightkiss, non il contrario.
Dalla perla-orecchino nasce il Sandalo bicolore anni Cinquanta.
Dalle cupole policrome e dagli stralci di foulard setosi sbocciano le infradito color cuoio. I nastri si adeguano a questo tourbillon, scandendo nuance in assonanza cromatica.
Nel microcosmo di Shelight la vertigine sale. Si fa sandalo tacco dodici dai bagliori bronzei, che monta otto pietre ovali color citrino. O ancora, pelle lunare e pietre diamante.
L’intensità del color cardinale avvolge la pump incorniciata da un monile déco di ispirazione floreale, dettando i codici della gran sera: in gemellaggio con la pochette di raso che segue docile l’archetipo della scarpa.
I bracciali a maglia morbida, con i loro filari di minuscoli cristalli, abbracciano la caviglia staccandosi dai sandali a listarelle total black solo per approdare al polso.
Le décolletées sfoggiano un registro cromatico che vira dall’orange al turchese, passando per i taupe, i pomice, i beige skin, per arrivare a nero e argento. In raso, in suède, seguendo quell’istinto a comporre colori e pietre come se la scarpa fosse un piccolo bijoux da indossare con nonchalance.
Naturalmente, non manca il microcosmo della ballerina, principesca, adornata da piccoli rosoni, ellissi, castoni intercambiabili.
Risvegliato l’imprinting di Cenerentola, difficile resistere al richiamo della fascinazione fiabesca, tradotta in codici contemporanei che non rendono alcun pezzo esagerato.