Jil Sander porta sulle passerelle milanesi una riflessione sulla mascolinità contemporanea, un’esplorazione della leggera tensione tra controllo e rilassatezza.
Ampi cappotti in pelle dominano la collezione. Oversize e talvolta stretti da una cintura, esemplificano una virilità sofisticata.
Un guardaroba in prevalenza sartoriale, con uno spiccato accento sulle linee, i volumi e i tagli.
Con una prevalenza di revers più ampi e costruzioni doppiopetto, gli abiti hanno profili precisi e sono definiti dalla densità dei materiali.
I blazer asciutti sono deliberatamente modellati per esaltare il torace.
Proporzioni rinnovate per i pantaloni dalla linea più ampia con risvolti accentuati.
I lunghi cappotti doppiopetto in lana o cashmere hanno forme eleganti con un punto vita leggermente sciancrato e un’abbottonatura più in basso.
Trench oversize in vitello o agnello creano un’alternanza di superfici lucide e opache. Parka cerati effetto-pelle sottolineano il ruvido appeal di un’uniforme in plastica monocromatica.
Una predominanza di nero con sporadici interventi di colore, circoscritti ai motivi grafici sui lembi posteriori di cappotti e giacconi.
Sirene, ancore, balene e dinosauri – un’interpretazione di emblemi che lasciano trasparire il lato puerile della psicologia maschile.
I guanti in pelle nera conferiscono un nuovo tono all’abbigliamento professionale.
Portadocumenti e buste portaquotidiani in materiali preziosi sono l’epitome del concetto di lusso estremo.
Una rilettura della scarpa stringata, contraddistinta da un rinforzo accennato sulla punta. La foggia della calzatura formale viene attualizzata con pellami materici o con motivi perforati che rivelano tracce di colore.