L’uomo dell’inverno 2012/13 di Dirk Bikkembergs vive in un futuro dove l’essenzialità è il punto forte del guardaroba.
C’è in questa collezione una tensione costante alla reinterpretazione dello stile della Maison, che si ritrova nello studio della forma, nella ricerca minuziosa dei dettagli, nella fisicità enfatizzata ma mai sovraesposta. Sfilano dunque uomini che portano con sé il DNA storico del brand, con una consapevolezza contemporanea, a tutto tondo: la perfezione dello sportivo coincide con l’equilibrio concettuale del bello.
Vanno in scena dunque giubbotti e cappotti la cui sartorialità non si nota solo dall’interno, ma è rivelata da cuciture esterne a vista, dal filo a contrasto che ne tratteggia lo scheletro. La struttura del capo diventa dunque la base di grafismi discreti per giacche destrutturate, caban dal taglio lineare, giacche a vento rielaborate.
Si rincorrono in tutta la collezione giochi di multi materialità e di contrapposizioni caldo/freddo: la morbidezza del cachemire abbinata alla rigidità di tessuti tecnici, pellami pregiati e lane ricche. C’è, par contre, una certa linearità nei colori: (non) neri, blu molto scuri, verdi fumosi. Nuance da mescolare e sovrapporre, una certezza cromatica ponderata con attenzione e minuzia.