Anche nella nostra cultura si è avvicinata l’idea di curare i comuni disturbi o i così detti mali di stagione, influenza, tosse, mal di gola con l’omeopatia. Un metodo terapeutico nato 200 anni fa che a dire il vero prima della malattia cura il malato, indipendentemente dal ‘nome’ della patologia di cui soffre. Una valida alternativa alla medicina tradizionale di cui si conosce ancora poco anche se molto si è detto e scritto a riguardo. Molte sono infatti le domande che ci poniamo su questa medicina alternativa. Come funziona? Quali sono i suoi benefici? Ecco di seguito un vademecum per sapere qualcosa di più sull’omeopatia e magari scoprire i vantaggi che possono fare al caso vostro.
L’omeopatia è la più famosa tra tutte le medicine naturali. Letteralmente significa “simile alla malattia” (dal greco ὅμοιος, simile, e πάθος, sofferenza) ed è un controverso metodo terapeutico alternativo, i cui principi teorici sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo, perché per curare la malattia, l’omeopatia utilizza delle sostanze che provocano nella persona sintomi simili a quelli della malattia che si intende curare.
Tre sono i principi cardine della disciplina: la legge dei simili, enunciato dallo stesso Hahnemann; la potenza e la diluizione; e la legge della guarigione di Hearing. La sostanza, detta anche principio omeopatico, una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita, definita dagli omeopati potenza. A differenza della medicina tradizionale che sopprime immediatamente i sintomi di una malattia con i farmaci, per l’omeopatia come postula la legge di Hearing, la guarigione omeopatica ha una andamento centrifugo, nel senso che tende a eliminare la malattia sin dal suo nucleo piuttosto che a sopprimerla nei sintomi. Se il rimedio ha colto nel segno, la guarigione deve possedere una direzione centrifuga, procedere dagli organi più importanti a quelli meno importanti, dalla testa alle mani e ai piedi. Se i sintomi spariscono secondo quest’ordine allora sono stati debellati in modo definitivo.
Sono dei preparati che utilizzano i principi attivi provenienti dai tre regni della natura: vegetale, animale e minerale. Tra essi i rimedi di origine vegetale rappresentano più del 70% del totale. La nomenclatura dei rimedi, internazionalmente accettata, è data in latino. Queste sostanze pure vengono attivate mediante un particolare processo di diluizione e dinamizzazione che le priva di qualsiasi tossicità, ma che ne risveglia le proprietà terapeutiche. Essi sono somministrati a differenti diluizioni, ciascuna delle quali è identificata da specifiche sigle convenzionali. Le più comuni tra queste sono la CH (centesimale hahnnemaniana), la LM (diluizione cinquantamillesimale) e la K (diluizione korsakoviana).
Grazie all’utilizzo prevalente di sostanze naturali è un tipo di terapia che si adatta molto bene non solo agli adulti, ma anche ai bambini. Diversi sono i benefici che offrono i medicinali omeopatici per via dell’assenza di tossicità, assicurata dall’uso di medicinali a base naturale e in piccole dosi, che rende gli omeopatici adatti anche nel trattamento di affezioni in età pediatrica e in gravidanza. Inoltre si è riscontrata una rara incidenza di effetti collaterali, senza dimenticare che è compatibile con altre terapie farmacologiche (gli omeopatici svolgono spesso un’azione complementare ai farmaci convenzionali).
Sopra abbiamo detto che i sintomi che il rimedio riesce a cancellare sono gli stessi che esso provoca sull’individuo sano.
Ma cosa vuol dire? Ecco alcuni esempi pratici dai quali si può capire il significato su cui poggia tutta l’omeopatia. Prendiamo ad esempio la puntura d’ape che provoca edema roseo con sensazione di prurito e bruciore locale il rimedio omeopatico si chiama “Apis” ed è preparato dalla triturazione dinamizzazione e diluizione, (fino a raggiungere la dose “infinitesimale”) dell’intera ape.
Questo preparato agisce non solo in caso di punture di insetto, ma anche in ogni forma di infiammazione acuta della pelle delle mucose e delle sierose (orticaria, mal di gola, artrite) caratterizzata da apparizione rapida, edema roseo, pruriginoso e bruciante, migliorata dal freddo. Se una dose eccessiva di pepe di Caienne può infiammare le mucose digestive e urinarie; “Capsicum”, il rimedio omeopatico che si ottiene dai frutti essiccati, agisce contro i bruciori dello stomaco e del colon, contro certe faringiti e certe otiti.
Particolarmente in voga i fiori di Bach, piccole gocce che riescono a riequilibrare le energie e a riportare il benessere interiore.
Ai fiori di Bach è stata dedicata un’intera mostra in Alto Adige nel corso del mese di Novembre 2018.
Con le loro qualità sono ben sette i gruppi di fiori di Bach, tra questi ci sono ben 12 fiori guaritori. Ma di questo faremo un approfondimento in un prossimo capitolo!
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