Quando la tv non ti cambia: Francesco Facchinetti, guru per tanti giovani si racconta in esclusiva a sfilate.it.
‘A tu per tu’ con un grande personaggio della televisione italiana che ha il coraggio di essere se stesso, una persona matura, simpatica, gentile e alla mano, che ti coinvolge e ti trasmette entusiasmo e voglia di creare e di costruire.
Riservato, come sempre, Francesco , non ama raccontare i “fatti personali”, sono qualcosa di suo che tiene strettamente sotto controllo nella sua casa.
Ma oggi non vogliamo raccontare quel dj Francesco, quell’uomo di spettacolo che fa impazzire migliaia di spettatori, ma di un uomo cresciuto che ama divertirsi come tanti altri, una persona umana, contrariamente a tanti personaggi dello spettacolo che non sanno mantenere una dimensione reale della propria vita. Francesco non fa storie per farsi intervistare, ci chiede solo un po’ di riservatezza e di privacy, perché non concedergliela, tanto di cose da raccontare ne ha tante.
Umano, gentile e disponibile, che vive la sua dimensione di personaggio famoso, ma pone al primo piano la famiglia e gli amici, quelli veri e dell’infanzia. Uomo di successo, sotto i riflettori tv che non ha perso i suoi riferimenti forti, solidi che ha aperto una sua agenzia, che scommette su progetti e che sa ascoltare gli altri, non un divo, ma un personaggio molto preparato su tutto di lui ti stupisce la cultura e la preparazione, la sua precisione e attenzione alle sfumature, unico, simpatico e divertente.
Ci conosci? Hai già navigato nel portale sfilate.it? Che ne pensi?
“Conosco il portale è una roba piacevole, diverso dal solito.”
Noi abbiamo scelto te perché sei molto amato dai giovani, il tuo stile diretto, naturale ha conquistato tutti, però tu sei anche un’icona di stile per i ragazzi e quindi ci piaceva sapere qualcosa che ti rappresenta di più.
Qual è il tuo guardaroba ideale?
“Una persona che, come me, cerca sempre di osservare tutto quello che accade intorno a sé e spesso e volentieri frequenta persone più giovani si adatta alle loro scelte. Sono i ventenni che scrivono la moda, quelli che, in qualche modo, hanno il coraggio di fare qualcosa di nuovo, in generale, in tutto, non solo nell’ambito della moda. Ormai i tempi e i modi si sono modificati, da diversi anni, presumo da quando la gente si è accorta che le grandi firme prendevano un po’ in giro i consumatori, la grande firma metteva un super logo sul capo ed il costo diventava davvero spropositato, si sono rivisti i criteri di spesa.
Quindi cosa è accaduto?
“Che le persone hanno iniziato ad andare a comprare da tutte le parti, a mischiare cosi i vari tipi di stili, di generi e non avere più il classico total look di un marchio piuttosto che di un altro. Io sono un amante di questa filosofia, chiamiamola cosi, filosofia metropolitana, cioè c’è di tutto e di più.”
C’è molta ricerca?
“Mi piace molto ricercare, per cui oltre che essere sempre a contatto con le persone più giovani e creative, sono stato da sempre un amante della moda degli anni ‘50, ‘60 ’70, ma anche ’80. Ho poi la fortuna di viaggiare, di stare in giro per il mondo, per cui vado sempre alla ricerca di negozietti che, in qualche modo, tendono o hanno una memoria storica di vestiti abbastanza importante.”
Quali ad esempio?
“Te ne cito uno che è molto bello, se ti capita di andare a New York sulla Fifth Avenue che incrocia, mi pare, la 31th strada si chiama Cheap Jack’s che ha nel suo interno vestiti che veramente partono dagli anni 40 fino agli anni 80.”
Ricerca creativa, nuova dimensione fashion?
“Mischio cose che mi piacciono, ad esempio sono un amante delle sneakers, soprattutto Adidas, io vado alla ricerca di qualsiasi sneakers Adidas che sia vintage o ultimo modello, ma anche il rifacimento di vecchi modelli storici. Sono un amante delle calze, dei disegni dei colori delle righe e anche lì ci sono vari marchi più o meno conosciuti o addirittura vintage.
Calze vintage?
“Si. La cosa fa molto ridere, ma esiste anche quello.”
E poi?
“Sono un amante del jeans per cui ci sono modelli storici o marchi che hanno fatto la storia che mi fanno impazzire più di altri e per le T-shirt per esempio grazie ad Internet hai una quantità di proposte e puoi andare a ricercare quelle più strane di tutte.
Dove trovi le T-shirt?
“C’è un sito specializzato con cui sono partito cinque o sei anni fa, ma forse anche di più, è davvero fantastico: www.80stees.com è un sito che vende tutte magliette di gruppi anni 80, telefilm, poi io le taglio , perché sono un fanatico del taglio delle magliette cosa che ho copiato da Celentano, un taglio a “V” un po’ largo, al vivo. Una moda che poi hanno copiato tutti, tutti brand ripropongono questa idea, un vezzo anni ’60. Un altro negozio a New York molto bello dove si deve andare è Yellow Bastard Rat ( http://www.yrbnyc.com/) vende solo magliette, per cui io ogni anno compro solo maglie, poi le customizzo come piacciono a me. Dei giubbotti amo i negozi che possono essere vintage quindi recuperati da giubbotti militari, della Marina piuttosto che dagli ufficiali, che hanno dei tagli particolari. Hai presente… per esempio il classico giubbotto da marinaio blu con la lancia grande che poi hanno copiato tutti perché comunque, se vai alla ricerca di questi abiti, che hanno segnato la storia dagli anni ’50, ad oggi sicuramente troverai i tagli degli abiti che poi hanno fatto tutti i grandi stilisti.
Perché fai così tanta ricerca? Si va ben oltre allo stile.
“La cosa bella di andare a scegliere gli abiti vintage è che li paghi 20 euro mentre se li prendi dallo stilista te ne costano 2mila di euro ed è anche più curioso. Se ti capita invece di andare a Londra, suggerisco il Top Shop in Oxford Street ( è il Top Shop più grosso di Londra, al primo piano c’è il reparto uomo e la parte vintage non marchiata Top Shop dove la roba vintage costa niente) per cui si può comprare a 10, 15 o 20 sterline e lì ti fai il suo stile il tuo guardaroba.”
Risparmiatore?
“Se ti piace vestire in un certo modo, trovi pezzi che costano poco: scarpa da 40 euro con150 euro ti crei un look. Io sono un amante di questo tipo di moda, una moda personale, molto cheap, per niente costosa, ma messa insieme in un certo modo ha un suo appeal, indossandola uno esprime la sua personalità, si vede che ci ha pensato non è più come 10 anni 20 anni fa che se prendevi la roba da 10mila lire non valeva un granché; al giorno d’oggi si riescono a trovare veramente delle cose fatte bene con materiali di un certo tipo a basso costo, infatti quando uno fa business e l’esplosione di marchi lo provano, vince chi fa robe di classe con materiali di livello che costano poi poco. Quando paghi una T-shirt più di 30 euro non la devi comprare, il prezzo giusto oscilla dai 18 euro ai 20 euro, più di 30 no. Non la devi comprare la devi lasciare lì e ogni cosa anche le sneackers più di 60 euro non le devi pagare.
Senti Francesco, tutti noi abbiamo un capo orologio, cravatta, a cui non sappiamo rinunciare, e che ne collezioneremmo all’infinito, tu ne hai uno?
“Io sono un fanatico di mutande, le mutande per me sono da collezione.”
Anche se ne hai 200 in armadio e ne vedi una che ti piace non riesci a resistere?
“si si, un po’ come i jeans, uno può avere mille paia di jeans, ma se ne vedi uno che ti sta bene, non puoi resistere. Anche se tra le mutande tendo ad usare quelle che mi fanno stare comodo, ne acquisto sempre di nuove. Le cerco, le compro, mi piacciono, una volta Moschino faceva delle mutande bellissime con due mila stampe, simpatiche carine, adesso la mutanda non è più creativa, fanno quelle con l’elastico che esce super logato che veramente non si possono vedere. Moschino faceva boxer 15 anni fa con stampe veramente simpatiche e creative carine adesso è difficile trovarle.
Profumo si o profumo no? sei uno di quelli che non esce senza uno spruzzo?
“Non ho mai messo un profumo nella mia vita, mai..mai, li ho sempre odiati, poi vado a casa di un mio amico e sento questo profumo e dico è buonissimo, buonissimo, che profumo è? Un’essenza di Christian Dior che si chiama Bois d’Argent Cologne by Christian Dior sono andato alla ricerca di questo profumo per quattro anni, ma non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte perché é una fragranza che vendono solo in certi negozi di Christian Dior ed in Italia hanno smesso di produrlo. Poi vado a fare un viaggio a Tokyo e finisco in un centro commerciale molto grande, dove c’erano milioni di marchi entro nel negozio di Christian Dior e non mi ricordo nemmeno come ci sono finito dentro, ma lì vedo questo profumo, una boccetta immensa e l’ho comprato, ma lo metto ogni tanto perché ho paura di finirlo. Molto particolare.”
Che mi dici della Bitsugar Agency, la tua agenzia?
“Allora ascolta, il mio sogno , fin da piccolo è sempre stato quello di formare una squadra, una community di persone ed insieme riuscire a fare qualcosa di interessante per noi e per gli altri, nell’ambito dell’arte a 360 gradi. Quindi in questi anni di musica, televisione, radio ed altro ho incontrato tantissima gente, un sacco di talentuosi con cui ho iniziato a lavorare, all’inizio era una sorta di rapporto tra fratello maggiore e fratello minore, per cui io ero una persona più grande e loro erano più piccoli e li ho ritrovati nel corso di questi anni. Detto questo, il numero di persone si è allargato sempre di più e mi sono detto: Perché non creare una sorta di agenzia chiamiamola cosi Factory, per poter curare tutte queste persone e per lavorare insieme. Da qui è nata la Bitsugar che di fatto è un’agenzia che, all’inizio, è nata per creare eventi, date, concerti e altro, lavorare con la musica, gli eventi in generale, lavorare con le aziende, dopo di che si è allargata sempre di più ed è diventata un vero nucleo di persone e artisti che in qualche modo hanno voglia di sperimentare e fare qualcosa. In Bitsugar ci sono persone che hanno lavorato con me, amici, con i quali siamo insieme da almeno 10 anni, in particolare con Fabrizio Gregorelli, abbiamo dei marchi, curiamo l’abbigliamento per noi e per gli altri, forniamo grafiche per altri marchi, e, per esempio, quello di cui ci stiamo occupando ora sono due progetti importanti: uno nel mondo della televisione e uno nel mondo della musica.
Nel mondo della musica stiamo co-producendo insieme Nesli, un giovane cantante veramente di talento che viene dalla musica hip hop, ma che ora si sta spostando su un range musicale più largo, è una persona che ha già collaborato con Jovanotti e tanti altri. Tiziano Ferro, nel suo ultimo disco per esempio, ha cantato una sua cover.
Tiziano Ferro non aveva mai fatto una cover di nessuno, e ha scelto un pezzo di Nesli che si chiama “La fine”. Un brano sconosciuto ai più, forse.. ma sulla rete questo brano è “Vangelo” e lui ha 7 milioni di visualizzazioni su Youtube. Un personaggio che non è main stream, ma, in ambito metropolitano, è molto famoso. Gli addetti ai lavori, i giornalisti, lo definiscono il Lorenzo del nuovo millennio, per cui è prima cosa un poeta oltre che un musicista.
Io sto cercando di fare da tramite verso quel mondo esclusivamente fuori dalla major.
Abbiamo diverse collaborazioni, ad esempio con Carosello, etichetta indipendente, la nostra scelta è di lavorare solo con etichette indipendenti. Perché sono quelle che credono di più nei giovani talenti italiani.
Per Nesli, con cui cercheremo di fare un disco, abbiamo avuto diversi incontri interessanti.
In ambito televisivo invece stiamo lavorando con Franck Matano, che su youtube si chiama “la mente contorta”, è un ragazzo italiano di 20 anni che su Youtube ha avuto più di 50 milioni di visualizzazioni. Adesso è inviate alle Iene. Questi sono due progetti che noi stiamo portando avanti insieme ad una miriade di cose.
Sei un iper attivo.
“Molto, quello che vogliamo fare è nel giro di 3 anni di dare un senso compiuto a questa factory artistica, e poter essere un punto di riferimento per determinate cose questo ovviamente viaggia su un lavoro costante e giornaliero sul web . Con me Alessia, Frank Matano per Nesli è una community che conta più di 2 milioni di persone, questi 2 milioni di persone hanno dei personaggi che comunicano con loro in maniera dirette. Io odio chi usa i mezzi di comunicazione come Internet come una sorta di ufficio stampa, per me è proprio sbagliato, la rete deve essere un punto di riferimento per tante persone dove chi ha la fortuna di lavorare nel mondo dello spettacolo e quindi ha la possibilità di essere ascoltata, ha qualcosa di interessante da dire.
Se uno lo usa per dire, andate al mio concerto, comprate il mio libro, guardate la mia trasmissione, punto e basta, diventa riduttivo.
Quindi noi facciamo un lavoro costante e quotidiano su questa piattaforma per comunicare e informare. Ad oggi stiamo crescendo. E’ bellissimo perché un personaggio pubblico riesce a trasmettere una sfaccettatura della sua personalità che difficilmente potrebbe emergere in tv o in altri canali, un regalare propri pensieri ed emozioni direttamente dal suo privato, ma facendolo con il contagocce, così da essere lui a decidere cosa dare..e cosa invece no, senza rischiare di essere manipolato o dover passare per forza dal gossip.
Unico appunto della redazione? Il look di Francesco è strepitoso, ma secondo noi Alessia è veramente glamour, una delle donne più eleganti della televisione italiana.
Speriamo che Francesco non si offenda!
Emilia Santelia