Le erbe aiutano a ritrovare la vitalità e la forma, ecco i preziosi consigli di un esperto del settore, il Dott. Giuseppe Giordano, erborista molto amato a Milano e non solo.
‘ALLÈGHER!’ con la tisana della gioia e della serenità!
Sorridendo, mi è tornata in mente questa vecchia forma di saluto popolare che ancora negli anni ’50 e ’60 era facile sentir scambiare sulle porte delle botteghe milanesi, proprio mentre stavo pensando a cosa scrivere nel suggerire rimedi per contrastare la sensazione di mestizia e preoccupazione che di questi tempi dilaga.
Per prima cosa non dobbiamo parlare di depressione, perché questa è una cosa seria; i medici la definiscono “stato d’animo patologico che dura oltre due settimane, in cui si provano in modo esagerato ed inappropriato sentimenti di grande tristezza, vuoto e scoraggiamento”. Da queste parole è chiaro che se la situazione fosse questa, sarebbe da affrontare con proprietà e competenza, caso per caso.
Noi cercheremo di contrastare quel malessere fatto di mestizia e tremulo inizio di lacrima, che potremmo anche chiamare “grande e profonda tristezza”, che solo gli animi più sensibili alle situazioni altrui possono comprendere: il significato di quel saluto è per invitare a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, per avere fiducia nel domani migliore, per credere con determinazione di essere in grado di superare il momento e fronteggiare con decisione e coraggio le avversità.
La serotonina e la melatonina che produciamo quando siamo sereni e felici, sono il segreto del successo di quel saluto: la maggior ventilazione bronchiale di una bella risata, ci ossigena il sangue a beneficio del cervello, dell’umore e della luminosità della pelle.
Essere più ottimisti, migliorerà i nostri rapporti con gli altri ed indurrà anche altri miglioramenti come l’idratazione della pelle, il nostro aspetto più radioso; saremo più ricercati dagli amici e tutto sembrerà migliore.
La tisana indicata per queste circostanze, è composta da melissa, verbena e karkadè, con anice verde e finocchio: versate a freddo, un cucchiaio per una tazza, di una miscela di anice, finocchio e karkadè; far bollire 3 min. e prima di spegnere, aggiungere la melissa e verbena odorosa.
Lasciar riposare 10-15 min prima di filtrare ed edulcorare con miele oppure con gocce di stevia.
Non abbandonarsi alla commiserazione, è il primo passo per non deprimersi: i migliori neurotonici che possiamo usare sono il ginseng rosso, la rodiola rosea; se ci sentiamo un po’ spossati ci viene in aiuto l’eleuterococco.
RENOVA 6 è un rimedio che di solito va incontro alle esigenze di chi vuole tirarsi su sia a livello adattogeno che neurotonico; è un rimedio di conforto molto utile, come gli antiossidanti, le buone compagnie ed il buonumore.
Con l’attenzione attuale alle terapie naturali, si è significativamente accentuata l’indicazione di considerare utilissimo vivere con elevati rapporti aria-luce: più vita all’aria aperta e riscoperta dell’elioterapia, dell’attività fisica, sia per mantenersi in forma che in salute. Anche se sentirete parlare di lampadine a luce solare, farete bene a considerarle per l’uso casalingo o sul lavoro, ma non pensate possano esonerarvi dalla vita all’aria aperta
e dalle passeggiate.
Se la tristezza o l’umor nero, non è una sindrome grave riconoscibile, anche il cacao, sia come cioccolato o bevanda, ma anche come crema di mascarpone al rum, può essere un giusto rimedio.
Buona tisana a tutti.
Per chi volesse approfondire con il Dottore:
Dr Giuseppe Giordano, erborista
Erboristeria la Camomilla s.a.s
Viale Montenero 13-15 20135 MILANO
www.lacamomilla.it
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