Domani si celebra il venticinquesimo anniversario della sua morte; l’artista è infatti scomparso a New York il 22 Febbraio 1987 in seguito ad un intervento chirurgico alla cistifellea. Andy Warhol viene celebrato, per l’occasione, con mostre in Italia e in tutto il mondo, tra cui una straordinaria retrospettiva itinerante anche in Cina e Giappone. Il padre della Pop Art è uno degli artisti più quotati del ‘900, la cui fama aumenta di anno in anno, confermando la portata del suo genio creativo che ha impresso un’impronta indelebile a un’intera epoca.
Andy Warhol, nome d’arte di Andrew Warhola Jr., è stato una figura predominante del movimento americano della Pop Art. Il poliedrico artista si è dimostrato abile in numerose discipline: è stato infatti pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e montatore.
I suoi esordi newyorkesi, negli anni ’50, sono stati legati al mondo pubblicitario; importanti sono state infatti le collaborazioni con riviste come Vogue e Glamour. Le sue opere più famose sono diventate delle vere e proprie icone: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara e tante altre fanno parte dell’immaginario delle persone di tutto il mondo.
La tecnica che utilizzava era la ripetizione: su grosse tele riproduceva moltissime volte la stessa immagine alterandone la scala cromatica, utilizzando prevalentemente colori vivaci e forti. Particolarmente note sono anche le sue opere che riproducono i contenitori di latta delle zuppe Campbell. La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all’interno di un museo o di una mostra d’arte, era una vera e propria provocazione: l’arte doveva essere “consumata” come un qualsiasi altro prodotto commerciale.