Con l’arrivo della primavera si ha voglia di mangiare cibi freschi e sani. Alimenti biologici o che arrivano da coltivazioni sicure. Come ad esempio quelle dall’orto del proprio balcone, se non si ha un terrazzo o giardino. Coltivare l’oro sul proprio balcone infatti è una moda che sta prendendo sempre più piede anche qui da noi. Non per forza devi vivere in una comune hippy, anche Michelle Obama ne ha creato un piccolo alla Casa Bianca!
Spesso la necessità di coltivare un orto nasce dalla voglia di avere prodotti freschi, naturali e senza spese esorbitanti oltre al fatto che può essere dettata dalla voglia di iniziare un nuovo stile di vita. E poi oltre ad avere saporite verdure o fresche insalate da non sottovalutare è il fattore estetico: dato da una pianta di pomodoro o di melanzana in balcone. Un bel mix di colori violetto,verde, nero, rosso e tanta bontà.
Da dove si comincia? Dopo aver individuato lo spazio giusto, l’importante è che sia soleggiato e ventilato. Poi procuratevi dei vasi, una buona terra, per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale. Quindi semi e piantine che volete coltivare. Si può partire da ortaggi semplici che richiedono poche attenzioni come erbe aromatiche, insalata, ravanelli e qualche piantina di pomodoro per poi arrivare a pensare e coltivare in grande. Le varietà adatte al balcone sono quelle che, una volta sviluppate, non superano l’altezza di mezzo metro o le specie che producono ortaggi di piccole dimensione come il pomodoro a ciliegia, ma anche alcune varietà di peperoni o melanzane.
Per gli ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) si seminano tre o quattro sementi nel luogo dove si desiderano le piante e, una volta germinate, si selezionano le più vigorose. Per gli ortaggi a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota) la semina avverrà in file, diradando se le piante spunteranno troppo vicine. Inoltre per la semina è importante conoscere la stagionalità: a ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.
È importante stare attenti ai parassiti. Formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove viviamo.
Non dimenticate l’acqua. Per innaffiare seguiamo le istruzioni riportate sulle confezione dei sementi. Ricordatevi che per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato. All’inizio della primavera basta un’innaffiatura al giorno, al mattino o alla sera a seconda del tipo di irrigazione. In estate, quando fa caldo e le piantine sono già sviluppate, è necessario aumentare la quantità di acqua apportata quotidianamente.
Infine è bene aiutare le giovani piantine con bastoncini o canne di bambù per sostenerle. Per quanto riguarda i concimi utilizzate solo quelli naturali per nutrire ed aiutare la terra a crescere. Come concime si può utilizzare anche cenere di legna, l’acqua di cottura delle verdure o i fondi del caffè.
Sul versante dei costi, Coldiretti assicura che sono molto contenuti. Per realizzare un orto di 20 metri quadrati in giardino, come si suol dire chiavi in mano, l’investimento è intorno ai 250 euro. Cifra composta dalle spese per acquistare terra, piantine o semi e concime, strumenti per lavorare il terreno e cogliere i frutti, canne di tutoraggio come quelle per i pomodori, un tubo per innaffiare.
In bocca al lupo!
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