E da quel lontano 1980 l’azienda di Asolo, in provincia di Treviso, ne ha fatta di strada: “Come citano i racconti di mia mamma – continua Alessandra Chaiavelli – si tratta di una realtà assolutamente artigianale, che muove i primi passi nel 1980, e arriva in qualche decina d’anni ad abbracciare una distribuzione diramata in oltre 30 paesi, senza impoverire il suo dna, ma anzi facendo dei suoi valori portanti il fattore principale del suo successo nel mondo”.
Una solida evoluzione che ha permesso al Gufo di diventare un riferimento del panorama internazionale: dai bavaglini realizzati a mano dalla signora Miletti quasi per gioco, a collezioni di oltre seicento capi a stagione. Dai primi pagliaccetti da neonato ad una completa offerta di outfit per bambini e bambine fino a 14 anni da sempre, in difesa del Made in Italy come sottolinea Alessandra: “Quanto più possibile e riteniamo fondamentale che chi acquista i nostri capi sappia che ciascuno di essi viene concepito e prototipato in Italia, con tessuti italiani e viene poi prodotto dalle realtà manifatturiere più avanzate, selezionate e controllate dai nostri tecnici interni”.
Ora parliamo di Pitti Bimbo, a quale edizione siete e che cosa rappresenta per voi questa manifestazione?
Siamo quasi alla 40° edizione. Pitti Bimbo è una fiera molto bella e molto allegra, ogni anno ricca di eventi, di presenze nuove e di allestimenti sorprendenti. Noi ci siamo evoluti assieme a Pitti Bimbo ed oggi il nostro stand si rinnova ogni stagione seguendo i dettami della nostra comunicazione. E’ un momento molto importante come vetrina sul mondo,
A Pitti Bimbo avete sfilato la nuova collezione p/e 2013, quale sarà il mood della nuova linea?
Per la Primavera/Estate 2013, Il Gufo trova ispirazione nelle atmosfere giocose e rilassate della villeggiatura: dalle tinte sorbetto e pastello, dai motivi navy e floreali e dai dettagli preppy. Rimaniamo sempre fedeli alla nostra filosofia aziendale “bambini vestiti da bambini”. E non da piccoli adulti.
Cioè ?
Pensiamo sempre ai bambini quando concepiamo le nostre collezioni: i tessuti, i colori, i finissaggi e la vestibilita’ tengono sempre in considerazione che i loro destinatari sono i bambini, che giocano, corrono e hanno più che mai bisogno di qualita’. Un obiettivo che non perseguiamo soltanto a livello stilistico, ma anche a livello educativo, sviluppando numerose iniziative culturali e sociali che ci permettano di comunicare la nostra filosofia anche attraverso strumenti che esulano dal nostro core business.
Quali sono i colori che dominano la nuova collezione?
Per noi il colore rappresenta sempre un punto di partenza per lo sviluppo delle nostre collezioni, attentamente studiato in tutte le sue sfumature. Si parte dall’immancabile bianco, accompagnato ai toni neutri del grigio e beige e ai colori pastello, per esplorare poi colorazioni allegre ed estive come acquamarina, turchese e malva, fino ad arrivare alle diverse combinazioni tra le tinte decise del rosso e bluette, prese in prestito dal mondo marinier.
Per le bimbe, qual è il capo che non potrà mancare nel loro guardaroba?
Per le bambine gli abiti sono ancora una volta i protagonisti dell’estate, colorati e disinvolti per la quotidianità o eleganti nelle varianti da cerimonia. I leggeri tessuti pastello si rincorrono e si combinano in giochi di forme e colori: sete e cotoni creano onde di plissé o sbocciano in grandi fiori applicati, le organze disegnano linee morbide o al contrario geometriche in stile anni ’50, mentre al classico sangallo si sovrappongono tessuti colorati in tinta unita o fantasia, per accattivanti effetti bicolor.
Nel maschio spazio al colore: petrolio, turchese, rubino, arancione e zafferano per maglie e pantaloni chinos e 5 tasche tinti in capo o anche con effetto old.
Fantasie differenti e colori disuguali delineano un divertente mix & match su polo, T-shirt e cardigan dai dettagli contrasto. La tinta unita lascia spazio a micro righe e quadretti su pantaloni in cotone elasticizzato da abbinare alle polo con profili colorati, perfette anche sui bermuda in principe di galles di cotone o lino.
Nella sfilata avete dei bimbi vip, i figli di…?
No, i bambini provengono tutti dalle agenzie al fine di poter ricercare la vestibilità perfetta e i volti che più corrispondono al nostri ideale di “bambini vestiti da bambini”. Per quanto riguarda i figli dei VIP in particolare, non amiamo che la nostra notorietà debba trovare appoggio nella loro presenza e preferiamo che si parli di noi per la sostanza del nostro prodotto e per i valori che risiedono nelle nostre collezioni.
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