“Uno spettacolo produce il risultato auspicato quando alla fine ogni spettatore porta con sé un’emozione inspiegabile e irripetibile: è come, citando un pensiero di Paul Valéry, se ogni spettatore potesse avvicinarsi un po’ di più al senso segreto della propria vita”.
Immaginare il corpo, l’anima, e lo spazio in cui si muove vive e respira come in un microcosmo senza regole costituisce l’idea portante del progetto artistico di Luigi Borbone.
“L’atto creativo deve essere concepito in maniera tale da produrre quel senso magico che è alla base di ogni progetto artistico – afferma Luigi Borbone – deve essere un unicum tra Luogo, Spettatori e Attori, dove la partecipazione avviene al di là dei canali normali, e implica la persona umana nella sua totalità”.
Lo stilista per questa edizione di AltaRomaAltaModa propone il percorso creativo Lo spazio dell’anima attraverso tre linguaggi espressivi: video art, istallazione spaziale di una capsule collection e istallazione sonora.
Il progetto artistico realizzato da Luigi Borbone prevede la mise en space di un’azione performativa in cui lo spazio del complesso dell’Acquario Romano sarà attraversato da un’istallazione di abiti ispirati alla visione artistica di Alberto Burri e disegnati sulla base di un’accurata ricerca spaziale e materica.
Una collezione di abiti che interagiscono con e nello spazio in una sorta di camouflage: un’illusione del corpo.
Superando le tecniche tradizionali, il Burri rivolse la sua attenzione all’uso di materiali alternativi immaginando e deformando la materia come corpi sofferenti logorati dalla vita.
Luigi Borbone si è impegnato, allo stesso modo, nella formulazione di un nuovo linguaggio stilistico
all’interno del panorama tradizionale dell’alta moda e ha condotto un originale percorso di ricerca
progettando gli abiti realizzati dai maestri artigiani della Transfermania International di Roma.
La video performance del regista e fotografo Marco D’Amico, sviluppato da Studio DModa e con il make up
di Antonio Ciaramella, sublima per immagini il brillante lavoro sui materiali dello stilista in una visione
estetizzante del corpo come panorama esplorativo. Il processo percettivo e l’interazione delle immagini
sono la chiave di produzione del significato: coprendosi di frammenti, il corpo sfuma come assorbito dallo
spazio attraverso connessioni di figura-sfondo illuminando il senso più intimo del mondo sensibile.
Music and dj set by Greta La Medica.
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