Prosegue il nostro viaggio tra le firme più rappresentative del Made in Italy. Questa settimana vi presentiamo: Bianca Gervasio, direttore artistico della maison Mila Schön.
La giovane designer ci parla di lei, dello storico brand, e dell’evoluzione creativa di una delle griffe che hanno fatto la storia della moda Italiana.
L’eleganza senza Tempo…Tutto ebbe inizio nel 1958, con un piccolo atelier di alta moda, in Via San Pietro all’Orto a Milano.
Ideatrice ed artefice di tutto questo; Mila Schön, una donna innovatrice e perfezionista, attenta a creare abiti che furono molto moderni per l’epoca.
Dopo un inizio come costumista per Balenciaga, nel 1958 decide di aprire la sua impresa.
Nel 1966 la consacrazione: apre la prima boutique, al 2 di Via Monte Napoleone.
Oggi, Mila Schön, rimane nella storia del costume come; la signora della moda.
Nel 2008, l’ennesima, importante svolta; Bianca Gervasio diventa il direttore artistico del Brand.
E’ così che, cinquant’anni dopo, lo storico marchio ritrova nuova linfa e splendore.
Visioni geometriche tra etica ed estetica.
Un omaggio a Simone De Beauvoir, protagonista emblematico di un’ispirazione che trova nel pensiero filosofico di Kierkegaard il concetto di esistenza la cui estetica arricchisce l’etica di ricercatezza e di una bellezza sinuosa.
Stili ed atmosfere di un tempo, qui rivisitati in chiave contemporanea.
Quasi un sottile gioco tra: femminile e maschile.
Entrambi accomunati da un’anima e da una allure che racchiudono una freschezza ed una forma di classicità contemporanea.
1 Quale è il suo portafortuna?
Un anello di mia nonna Bianca, un piccolo diamante che emana un’energia positiva e al quale sono molto legata affettivamente.
2 Un su capriccio di stagione?
Le ballerine in vari materiali, colori, così sfiziose e da indossare con jeans o abitini.
3 La cosa che la rilassa di più?
Senz’altro stare sulla mia terrazza fiorita con gli amici più stretti, uno dei miei poc
4 Una recente scoperta interiore?
Ho imparato con il tempo a dare il giusto peso alle cose e alle situazioni della vita.
5 Un valore aggiunto che pensa di aver dato a Mila Schön?
Pur mantenendo lo storico stile della Maison ho rinfrescato con coerenza i colori, le linee e i volumi dei capi.
6 C’è più seduzione o eleganza nei suoi capi?
Sicuramente c’è più eleganza abbinata ad un pizzico di seduzione che si intravede nelle linee femminili, morbide, nelle scollature profonde ma discrete. Ribadisco da sempre comunque che per me l’eleganza va di pari passo con la pulizia delle linee la semplicità.
7 A chi, o che cosa, si è ispirata per questa collezione A.I. 2012/13?
Tra Etica ed Estetica è l’ispirazione della collezione Mila Schön Autunno-Inverno 2012-2013. Mi sono rifatta al pensiero filosofico di Kierkegaard e il concetto di esistenza ispira l’intera collezione, riferendosi a Simone De Beauvoir come protagonista femminile di una stagione in cui l’estetica arricchisce l’etica di ricercatezza e di una bellezza sinuosa. Da qui ho creato una Palette con un impatto ottico Black & White, alternando però toni caldi e naturali, colori accesi e laminature metalliche. In collezione ho voluto inserire una nuova stampa ispirata ad un disegno originale d’archivio: la fogliastilizzata, fusa in micro armonie molto lussuose e illustrazioni dall’effetto tridimensionale, oppure usata come una preziosa decorazione a forma di spilla o alamaro. Non manca inoltre il nostro classico tessuto double- un must di Mila Schon- declinato sempre in chiave contemporanea.
8 Un motivo per scegliere Mila Schön?
Una donna dovrebbe scegliere Mila Schon perché racchiude in sé: eleganza, freschezza, femminilità con un tocco “cool”sempre presente.
9 Il messaggio che vorrebbe dare con le sue creazioni?
Freschezza ed una forma classicità contemporanea, in ogni caso capi dall’artigianalità impeccabile che rimangono belli nel tempo.
10 Tra qualche anno come vede la sua moda?
Sicuramente in continua evoluzione verso volumi nuovi, sperimentali, con una nuova e continua ricerca di tessuti e materiali e con un occhio sempre legato all’estetica, alla poesia e alla bellezza.
Il DNA rimane inalterato, ma i nuovi codici puntano su; linearità, studio del colore e geometrie che aggiungono un intrigante appeal ad uno stile senza tempo. Lo stile Mila Schön.
Di Franco Lorenzon
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