@Foto di Tyler Nix su Unsplash
Tutte le bambine da piccole hanno sognato di diventare modelle: il sogno di indossare quegli abiti bellissimi, di essere guardate e ammirate da tutti, di passare la vita tra un set fotografico, una passerella e una festa nel gotha della società mondana che conta, ha da sempre un fascino irresistibile.
Altissime, magrissime, spesso pure troppo, bellissime, gli aggettivi superlativi per queste ragazze si sprecano; sembrano quasi provenire da un altro pianeta talmente sono belle e perfette in ogni loro lineamento e movimento, sembra quasi che per loro la vita sia un’eterna passerella senza ostacoli, senza problemi e senza le preoccupazioni che invece le donne “normali” si trovano ad affrontare quotidianamente.
Eppure anche le modelle sono umane, a volte sono troppo umane per il lavoro che fanno, e sono costrette a celare dietro spesse maschere invisibili ogni tormento e ogni insicurezza, parole non contemplate nei rigidi contratti che devono firmare per lavorare; molto spesso le modelle sono più che delle ragazzine, catapultate in un mondo troppo grande per loro e in cui devono imparare presto a muoversi se vogliono sopravvivere senza soccombere, tornando nell’oblio senza raggiungere l’obiettivo della popolarità a cui mirano o, peggio, subendo le angherie di personaggi particolari che si muovono sovente in questi ambienti.
La vita della modella non è facile come può sembrare, è scandita da temi e ritmi serrati in cui è vietato sgarrare se si vuole continuare a mantenere quel lavoro faticosamente ottenuto dopo mesi di sacrifici, spesso anche alimentari, per arrivare al peso forma o per mantenere il peso senza ingrassare di un solo etto, che potrebbe risultare fatale per il proseguo della carriera; una vita passata con la valigia in mano, da una passerella all’altra, da un continente all’altro, senza la possibilità di fermarsi per rifiatare o per godersi i frutti di quel lavoro con i parenti e gli amici di sempre: non c’è tempo.
La perfezione dev’essere assoluta, in tutto e per tutto, ogni singolo dettaglio di una modella deve essere privo di difetti, motivo per cui la vita di una modella è fatta soprattutto di privazioni; chi sceglie di fare la modella, inizia questo percorso fin da quando è una ragazzina di 14 o 15 anni, troppo bella per passare inosservata. Diventando modelle si dice addio per sempre all’adolescenza e alla spensieratezza; niente gelati con le amiche, niente uscite col motorino, ma pasti studiati a tavolino e sedute estenuanti di palestre e scuole di portamento.
Le ragazze che scelgono di fare le modelle sono più normali di quanto ci si possa aspettare, con le fragilità che ogni donna si porta dietro, costrette a nascondere tutto e a sorridere sempre e comunque, tirando fuori un carattere orgoglioso e forte in grado di reggere anche i crolli psicologici più duri.
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