Massimo Calestrini prosegue il suo percorso di esplorazione dell’eleganza maschile. Un viaggio sofisticato che partendo dalle radici del lusso coloniale, di materiali esotici, giunge a definire una silhouette, un’immagine assolutamente contemporanea: chinos ecru’, camicia bianca rigorosamente sartoriale, giubbotti, blazer, blouson disegnati sul corpo, nei materiali piu’ pregiati secondo le regole di un lusso costruito sui dettagli senza inutili eccentricita’.
Struzzo, cocco, iguana e nappa, come nella migliore tradizione Shiro’, sono trattati sino a diventare superleggeri. Il pellame diviene tessuto e come questo lavorato, spesso al laser, disegnando trame che ricordano le antiche tessiture eritree. insoliti matrimoni di materiali realizzano delicati ton sur ton.
Tutto e’ sfoderato, reversibile, ricco di particolari inaspettati che ne sottolineano la preziosa semplicita’, secondo le regole di un’estetica che non ha bisogno di stupire.
Opaca all’occhio, vellutata al tatto la palette colori: pietra, verde onice, terra, blu Shiro’ si illuminano di dettagli fluo, nelle cinture, nelle fodere dei borsoni, nei piccoli inserti di maglia, nel segno di un’ironia da cui la vera eleganza non puo’ prescindere.
Il gioco e la funzione prendono forma negli accessori dove le valigie di una volta sono reinterpretate in chiave moderna, le cinghie e le maniglie divengono cinture, la funzionalissima borsa da fotografo diviene una daily bag.
Calestrini declina l’uomo di shiro’ per la p/e 2010 secondo l’iconografia di un uomo sofisticato, sicuro, seduttivo.Semplicemente Shiro’.
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La tradizione Shiro
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