Lo stile neoclassico di Giada Curti a Roma

La primavera estate 2013 di Giada Curti è un vero Poème Rose. Mise-frangrance per esaltare la femminilità, poiché i tessuti sono apprettati con essenza di rosa.

La primavera estate 2013 di Giada Curti è un vero Poème Rose.
Sulle passerelle di Alta Moda Roma la stilista coglie rose dalle tinte pastello e le adagia delicatamente sulla sua nuova Collezione .
La palette dei colori è delicata e spazia tra cipria, verde acqua, celeste polvere e rosa antico per dieci toilette soirée.

Sullo sfondo e come decorazioni agli abiti tante, tante rose che profumano tra i capelli e nella mente.

Giada Curti gioca con una couture sofisticata e romantica dedicata a una donna eterea che pare fluttuare in un immaginario giardino fiorito tra petali e versi poetici, con i capelli adorni di bouquet di rose.

Organze di seta stampate, satin e chiffon impreziositi da sovrapposizioni di pizzi rebrodè e chantilly su macramé costruiscono armonici volumi e sensuali trasparenze per creazioni dal taglio neoclassico.

Decorazioni di perle piovono sul décolleté illuminando il viso, mentre le braccia sono avvolte da maniche a guanto in un’alternanza di tulle e pizzo. Delicati fiocchi evidenziano il punto vita; leggere e ampie gonne a ruota rendono elegante il portamento.

Mise-frangrance per esaltare la femminilità, poiché i tessuti sono apprettati con essenza di rosa.
La sposa veste un delicato taffettà imbevuto di rosa antico. Tulle e pizzi chantilly creano trasparenze in un trionfo di romanticismo. E l’abito diviene poesia.

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