Milan Fashion week: VI giorno. Una donna sexy, forse troppo sexy per l’Herald Tribune…
Arrivati al sesto giorno del calendario di Milano Moda donna si possono azzardare le prime conclusioni e i primi bilanci e, se la moda ha già detto tanto, ma ha ancora molto ha da dire (non dimentichiamo che dopo ci saranno le sfilate di Parigi); i rumors che più scatenano la giornata riguardano l’articolo pubblicato da Suzy Menkes sull’Herald Tribune. Lei, massima firma del giornalismo moda mondiale, accusa la donna italiana che emerge dalle passerelle di essere sfacciata e troppo sexy…
Rumors a parte, la giornata di oggi presenta appuntamenti con le sfilate a partire dal mattino presto che inizia, come da tradizione con Dsquared2 e la sua donna fashion street che quest’anno sceglie il camping come ambientazione per le sue “uscite”.
Roccobarocco cambia scenario evocando colori new age e riconfermando la sua passione per il bianco e nero. Apre la passerella il colore, con abitini stretch e fantasie fiorate stilizzate, a seguire arriva l’animalier che ancora una volta si riconferma come una delle decorazioni più longeve della moda. Lo stilista mischia: leggins trasparenti con decorazioni a rilievo fiorate composte da perline e strass abbinati a mini abiti con stampe di diverso tipo. Roccobarocco vuole evocare più libertà e il mix&match ben rappresenta questo concetto. Non mancano poi le innumerevoli combinazioni di bianco e nero in fantasie geometriche, optical o semplici melange. Le scarpe sono senza vie di mezzo: o molto alte, o basse come i calzari che arrivano fino alla caviglia o nella versione fino al ginocchio, bianche e nere.
Sempre attesa e sorprendente la sfilata di Frankie Morello che ogni anno riesce a creare nuove collezioni diversificate e originali cambiando molto il suo stesso concept, senza perdere però la propria anima. Maurizio Modica, stilista insieme a Piefrancesco Gigliotti, ci descrive la donna Frankie Morello così: “Se l’anno scorso ci siamo ispirati al matrimonio, quest’anno abbiamo deciso di vestire la donna single, per scelta. Lei è sicura di sé, decisa ed esce con le amiche a caccia di uomini. Da qui l’uso dei frustini tra gli accessori”. E la donna in passerella non può passare inosservata come da loro intenzione: abiti stretch attillati, scarpe con plateau altissimo e look molto aggressivo. Ma la vera rivelazione è che si tratta dell’Amazzone del nuovo Millennio, una donna che ama l’equitazione, ma che dell’equitazione fa anche uno stile di vita. E quindi ecco briglie sopra gli abiti stretch, borse a forma di coccarda e, addirittura, frustini in mano. I pantaloni e gli stivali sono da cavallerizza e l’allure finale è un sano mix tra Country Club e seduzione moderna. Un look capace di attirare gli sguardi invidiosi di chi non se lo può permettere o non ne ha il coraggio. Tra le ospiti: le veline attuali e Juliana Moreira.
Mariella Burani sceglie una donna ben lontana dalle icone sexy che stanno dominando le passerelle e preferisce andare contro corrente: “Nessuna trasparenza, nessun eccesso. La mia è una donna femminile che ama l’eleganza raffinata”. Eleganza e romanticismo sono evocati dalle lunghe gonne e dai numerosi abiti in pizzo. Le fantasie sono delicate con sfondi geometrici all’inizio, ma arrivano al loro massimo splendore con i fiorati in stile provenzale moderno. Numerose le celebrità venute a salutare la stilista: da Ezio Greggio a Cristina Chiabotto, passando per Roberta Lanfranchi, Samantha Degrenet e la sempre bella Ursula Andress.
Ancora in calendario sfilano Angelo Marani che guarda molto a Est e presenta una donna che ama l’eccesso, vuole farsi ammirare e indossa tacchi dorati, jeans tempestati di cristalli, abiti aderenti e colorati; Laura Biagiotti invece predilige un’eleganza molto romantica e delicata e Fisico sceglie il fascino magnetico della donna Masai.
Due gli appuntamenti fuori calendario, e in questo caso gli outsiders sono nuovi. Kristina T si ispira alla musica o meglio alle donne che hanno segnato la sua vita con la musica e dice: “Ho pensato a come certe eroine del ritmo ci hanno anche condizionato nello stile con i loro vezzi, le loro piccole manie che sono diventate un cult”. Apre una gonna rosa in seta matellassé a rappresentazione di una collezione che pulisce i capi dagli eccessi, lasciando l’essenziale: dettagli, tessuti, colori tenui e linee. I costumi interi sembrano dei bodi poiché castigati e i bikini sono coperti da sottovesti di organza a coprire con un vedo/non vedo la nudità. Pochi gli accessori, le scarpe sono dei tronchetti scamosciati aperti davanti o dei sandali a tacco grosso. Un ritorno alla sobrietà e al pudore.
A chiusura Massimo Rebecchi con la sua diva moderna. Ispirato a Grace Kelly e Ava Gardner lo stilista indaga le atmosfere dei cult – movie. E ne presenta l’effetto melting pot con abiti patchwork, applicazioni di perline e piccole borchiette. I mini abiti sono drappeggiati, i colori sono tenui ad esclusione degli abiti ciliegia. Pezzo must della collezione: i pantaloncini da ciclista. E se l’anno scorso la sfilata di Massimo Rebecchi fece da sfondo alla storia d’amore tra Morgan e Maddalena Corvaglia, quest’anno vediamo seduta in prima fila la showgirl… Ma solo a sfilata iniziata arriva il tenebroso Morgan, e non ci è dato sapere il seguito!
di Simona Scacheri
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