L’eleganza romantica di Laura Biagiotti

Laura Biagiotti per l’estate 2010 propone di ritrovare il filo della matassa: viviamo un’epoca di culture convergenti e il senso della moda, che si dipana nel tempo, appartiene al futuro non meno che al passato. Figure levigate scivolano leggere inseguendo una bellezza ideale che affonda le sue radici nella femminilità, declinata con una collezione dall’anima leggera, con linee aerodinamiche e materiali innovativi. La donna-farfalla indossa un ricamo in trasparenza che è come una vetrata da cui filtra una luce potente e cangiante, brilla nelle paillettes, si libra nelle rouches.

La forma del ricordo guarda agli anni’80, ma non è un revival: piuttosto la suggestione di una tappa significativa nella storia del marchio per volumi enfatizzati, volti a dare un segno deciso alla silhouette. Le catene metal si sciolgono in un’applicazione romantica su abiti corti e accessori. Le linee non sono mai casuali: spalle in luce, languide morbidezze sui fianchi sia negli abiti che nei pantaloni, gambe sempre in evidenza con gonne e abiti corti, oppure fasciate da fouseaux tricotati. Pieghe che si aprono, si chiudono, si urtano e si increspano. Righe e bande si compongono in giochi cromatici e bagliori lurex su top e abiti performanti e mutevoli, che cambiano con le donne, pensati per adattarsi allo stile di vita del nuovo decennio.

Il bianco-Laura è una voce di libertà: evoca l’evasione estiva, dà luce, contribuisce a creare uno spirito nuovo. Si declina in maglia di seta daytime, in garza di lino per maxi cardigan alati e in romantiche rouches che compongono l’abito ballerina, con il corpetto ricamato.

Imprimè d’autore: le geometrie espanse della farfalla di Giacomo Balla diventano abiti con le pieghe, ponchos trattenuti dalla coulisse, pantaloni soft che si stringono sul fondo. Blu e bluette si mescolano con i marroni, mediante inserzioni di luci tenere in luci più ricche: per il colore e per la forma, falde di ali, compattezza di volumi appena variati da specchianti realtà. La palette futur-farfalla si stempera nella versione pastello per la primavera. I naturali diventano gold e si uniscono al geranio, guardando allo stile safari in una rivisitazione glam. Un tocco di nero, deciso e costruito, scolpisce il punto vita nei bustier di mikado.

Alchimie in trasparenza: la maglia di Laura alterna bande leggerissime. Il motivo della farfalla jacquard sulla viscosa diventa quasi un velo sulla pelle, decorando con un tocco d’arte la silhouette. Il cardigan di lino con le ali è la quintessenza di uno stile flessibile e multiforme che si adatta al corpo ed all’occasione, mutando con la donna.

I dettagli sono la cifra estetica della stagione: impreziosiscono i grandi classici, rinnovano il vintage, consentono di passare con agilità dall’ufficio al cocktail. Collane e cinture con pietre dure sono da indossare in composizione o a contrasto. Fili di catene sono le nuove perle, mentre le cinture a fascia stringono la vita. Arte in borsa: la futur-farfalla si intarsia nella bag con pelle mat/metal e lascia il posto, dopo le 18, alle pochette, sempre intarsiata, oppure incrostata con maxi pietre dure. I sandali-safari hanno le frange e sono in camoscio con applicazioni. Le zeppe hanno il fondo in sughero, a vivo o rivestito, mentre i sandali-farfalla sono in vernice pastello o metallizzati. Gli occhiali a mascherina di Laura, cult degli anni ’80, trionfano nella nuova versione in acetato cangiante.

Importante ruolo dello stilista che quando accompagna la vita non deve prevaricare ma aiutare a mantenere il tempo e rimanere in tonalità con il contemporaneo e con il futuro prossimo…
Laura Biagiotti

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