Tra debutti e riconferme, sfila l’ultimo giorno del Made in Italy
Siamo ormai giunti all’ultimo giorno della settimana della moda meneghina, ultimo giorno di sfilate pret à porter made in Italy, ultimo giorno di passerelle firmate da stilisti italiani.I giovani portano in scena una donna energica e meno audace, ma sempre elegantemente sexy e femminile come detta la tendenza dominante della Primavera/Estate 2010.
Anteprima presenta una collezione elegante ed efficace, di estrema raffinatezza. Drappeggi e tessuti fluidi che sfociano nello chiffon per un’allure vibrante che colpisce ed emoziona. Poesia e arte sono le idee che ispirano la collezione e riescono nell’intento di rivelare una nuova bellezza femminile. La palette è delicata e include bianco latteo, verde, viola e blu all’insegna della vita urbana così preziosa per la donna moderna.
A seguire Mila Schon disegnata dalla talentuosa Bianca Gervasio la quale presenta per questa primavera una donna cangiante che osserva attraverso un caleidoscopio, in un mutare continuo di immagini e di colori. Apre lo show un broccato sui toni bronzei coniugato in mini abiti dalle diverse combinazioni. Refrain della linea “l’effetto nude” con applicate decorazioni di cristalli. Sempre i cristalli tempestano le altissime scarpe con plateau a cuneo impedendo alle modelle di riuscire a camminare in maniera fluida. E ancora colori accesi, cura dei dettagli e attenzione agli accessori come nel caso della collana con le rose, molto romantic style.
Federico Sangalli ha il piacere di chiudere la settimana della moda milanese, e a trionfare in passerella è proprio la sartorialità made in Italy. Il giovane designer segue i principi dell’alta moda con la cura del tessuto e delle sue fattezze. Orgoglioso del suo showroom di alta moda in San Babila lo stilista debutta nella settimana della moda con la sua prima sfilata personale e riconferma il suo talento e la sua passione per la qualità estrema. Allunga le lunghezze, ripresenta la giacca, suo must have, e la “danza” della sua moda diventa concreta col balletto iniziale di Luciana Savignano e Giuseppe Picone. La tradizione vive nel moderno con maestria dello stilista.
di Simona Scacheri