La moda pakistana di Rizwan Beyg, Maheen Khan e Deepak Perwani oggi nell’ambito del “Progetto N-U-De New Upcoming Designers” ideato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per valorizzare i designer della moda internazionale.
In contemporanea il Presidente Asif Ali Zardari è in visita a Roma per il forum economico Italia-Pakistan.
Mentre il Presidente Asif Ali Zardari è oggi a Roma per il forum economico Italia-Pakistan alla Farnesina, a Milano sfila per la prima volta la moda pakistana. Tre fra i più affermati designer pakistani, Rizwan Beyg, Maheen Khan e Deepak Perwani, hanno presentato in collettiva alcune delle loro ultime creazioni per la primavera estate 2010. Nell’ambito del “Progetto N-U-De New Upcoming Designers” ideato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per valorizzare i designer della moda internazionale.
Ciascuno dei tre designer ha offerto una sua interpretazione individuale di un melting pot ultramillenario. E lo ha rielaborato sapientemente con outfit, tagli e lavorazioni innovativi. Una moda contemporanea contrappuntata da forti richiami alla tradizione e al gusto orientale. Elementi ancestrali, tessuti fluidi e preziosi, cromie intense e piene alternate a toni morbidi e neutri, i bagliori dell’oro e dell’argento e le sfaccettature delle pietre. Creazioni uniche, tra radici di un ricco passato e linguaggio globale. Per tutte le donne di oggi.
“La mia collezione è un omaggio non solo alle donne del Pakistan ma alle donne di tutte le latitudini. Ho cercato di fondere le differenze tra la silhouette orientale e i moderni fit occidentali. Il risultato sono abiti decisamente fashion con uno spiccato tratto pakistano. L’uso esclusivo del bianco trae ispirazione dai cumuli di sale marino che viene raccolto lungo la costa di Karachi, la città in cui vivo”, dice Rizwan Beyg, designer orientato da sempre agli intrecci e mescolanze fra Est e Ovest.
“La donna a cui dedico le mie collezioni cerca un tocco di magia e di mistero. Sa cosa vuole, è sofisticata, e sicura di sé. Per lei creo piccole “gemme” che impreziosiscono il suo guardaroba. La mia collezione si muove lungo le tracce della mitica “Khiber Pass”, strada che da secoli si snoda attraverso montagne e pianure del Subcontinente indiano, simbolo dell’incontro fra diverse culture.“, afferma Maheen Khan, definita dagli esperti la Coco Chanel d’Oriente per il suo stile ricercato e carismatico.
“Milano Moda Donna è la realizzazione del sogno di ogni designer: proporre al mondo intero l’essenza del proprio lavoro nel centro vitale della moda”, conclude Deepak Perwani, bad boy della moda pakistana dallo stile dirompente e fortemente innovativo. “A Milano ho voluto portare un po’ di colore, di me e del mio Paese Penso che le donne potrebbero amarlo”. La sua collezione richiama i motivi decorativi del Dastarhawan, la tipica tovaglia che si dispone direttamente a terra e si imbandisce di vivande nella cucina pakistana e in tutto l’Est del mondo. Questi disegni tradizionali sono miscelati ai variopinti ed elaborati decori della tribal truck art, l’arte di dipingere camion e bus che affonda le sue radici nella cultura popolare del Pakistan.
Dopo Milano, Rizwan Beyg, Maheen Khan e Deepak Perwani parteciperanno, dal 15 al 18 ottobre, alla prestigiosa Karachi Fashion Week, che coinvolge 40 designer, fra nomi già affermati ed emergenti.
I giovani talenti, sempre più numerosi, svolgono la loro formazione all’estero e fanno riferimento in Pakistan a due scuole consolidate sulla scena internazionale. La PSFD Pakistan School Fashion Design di Lahore, affiliata a Les Ecoles de la Chambre Syndicale di Parigi , e l’Asian Institute of Fashion Design di Karachi.
La presenza a Milano Moda Donna è un nuovo, importante tassello nell’intenso programma di eventi promossi dall’Ambasciata del Pakistan in Italia. Iniziative finalizzate a diffondere i molteplici aspetti della cultura ricca e vitale di un Paese aperto al dialogo e agli scambi con i diversi mercati. La sfilata punta a valorizzare la superiore abilità artigianale che contraddistingue l’industria della moda pakistana, in particolare nei ricami eseguiti a mano, che fondono le antiche tecniche Moghul e Persiane, e nell’applicazione di pietre preziose.