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Gina Lollobrigida batte Liz Taylor all’asta dei gioielli

Si è svolta ieri presso Sotheby's di Ginevra l'asta dei gioielli di Gina Lollobrigida. Una collezione di preziosi creati da Bulgari negli anni '50 e '60

Si è svolta ieri presso Sotheby’s di Ginevra l’asta dei gioielli di Gina Lollobrigida. Una collezione di preziosi creati da Bulgari negli anni ’50 e ’60 i cui lotti più importanti, prima di finire all’incanto nella celebre casa d’aste Sotheby’s di Ginevra, hanno viaggiato per i musei di Londra, New York e Roma, esposti nella mostra itinerante “Bulgari: 125 anni di splendore italiano”.

La decisione di vendere 22 dei suoi gioielli più preziosi è venuta dal cuore di Gina Lollobrigida, una parte del ricavato della vendita sarà destinato alla ricerca sulle cellule staminali: ”Oggi mi interessa solo la scultura – aveva rivelato a marzo quando rese pubbliche le sue intenzioni – e ad uno scultore non servono gioielli!” Ieri ha dichiarato soddisfatta: “E’ l’uso migliore che potevo fare dei miei preziosi, le terapie possibili con le cellule staminali possono curare così tante malattie.”

I pezzi più importanti della collezione sono un anello con un diamante da 19,03 carati, una collana in diamanti, due pendenti con perle naturali e diamanti. Ciascuno di questi oggetti partiva da un prezzo base di tra i 500 e i 770 mila euro.

Ma a fare impazzire il pubblico di offerenti di Sotheby’s sono stati i celebri orecchini di smeraldi e diamanti che Gina Lollobrigida indossava in una celebre foto del 1965 con Salvador Dalì, battuti per la cifra record di 2,39 milioni di dollari: più del doppio del valore inizialmente stimato. Una vendita che supera il primato del 2011 per un modello simile di orecchini appartenuti a Liz Taylor.

Complessivamente l’asta dei gioielli di Gina Lollobrigida ha fruttato 4,9 milioni di dollari. Gina ha saputo dire addio alla sua collezione di Bulgari e compire un grande atto di generosità, quasi a smentire che, in fondo, non sempre i diamanti sono i migliori amici delle ragazze.

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