Nell’ambito del Progetto ”Archivi della Moda del’900”, elaborato dall’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi, la Direzione Generale per i Beni librari, gli istituti culturali e il diritto d’autore e la Direzione Generale per l’Organizzazione e l’Innovazione (MiBAC), l’archivio della Maison Brioni è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrimonio di interesse storico particolarmente importante e pertanto sottoposto alla disciplina del decreto legislativo 22 gennaio 2004, nr 42.
La Maison Brioni, fondata a Roma da Gaetano Savini e Nazareno Fonticoli nel 1945, conserva uno straordinario patrimonio documentale, a testimonianza dell’attività della sartoria d’alta moda maschile che ha contribuito ad affermare nel mondo la vera tradizione sartoriale italiana.
Il riconoscimento del Ministero è arrivato dopo che il Soprintendente archivistico per il Lazio ha visionato e valutato l’archivio conservato presso la sede di Brioni a Roma, che comprende tra l’altro oltre 700 abiti realizzati a partire dagli anni ’50, centinaia di bozzetti, disegni e tavole d’autore, 10.000 materiali fotografici che a partire dagli anni della Dolce Vita testimoniano la straordinaria produzione Brioni e decine di licenze di brevetti.
“Il riconoscimento attribuito dal Ministero è per noi fonte di grande orgoglio” – ha dichiarato Andrea Perrone, Amministratore Delegato di Brioni – “non solo quale testimonianza del lavoro svolto dall’Azienda nel corso di 65 anni, ma anche perché è un contributo al mondo della moda e alla cultura del nostro paese. Il poter mettere a disposizione di studiosi che ne facciano richiesta la consultazione dei documenti è un segno che testimonia l’importanza e il valore storico-culturale di Brioni.”