Estate 2013: non sottovalutiamo i rischi delle infezioni e delle intossicazioni alimentari
Un lato negativo l’estate ce l’ha. E’ l’aumento che di solito si riscontra nelle infezioni ed intossicazioni alimentari dovuto alle alte temperature e all’incuria di chi manipola il cibo. Un allarme da non sottovalutare dal momento che secondo l’European Food Safety Authority, tra tutti i paesi esaminati, l’Italia è al secondo posto per segnalazione di focolai di infezione dovuti agli alimenti.
Un rischio che si corre al ristorante, ma anche tra le pareti di casa. Basta lasciare fuori dal frigorifero per troppo tempo un alimento e il danno è fatto: nausea, vomito, diarrea e disidratazione sono i sintomi principali in agguato che ci segnalano un’intossicazione alimentare in corso.
In questi casi vale sempre la logica del buon senso: la cottura elimina la maggior parte dei batteri, virus e parassiti che minano i nostri alimenti, dunque se il ristorante dove siamo capitati non ispira troppa fiducia, meglio evitare i piatti freddi.
Un classico dell’estate, che però potrebbe rovinarci la vacanza e costringerci a letto per anche più di una settimana. Stessa sorte per carpacci di carne o pesce, salse fresche che includono l’uso di uova crude e la frutta mangiata con la buccia.
A casa invece, ricordiamoci di lavare scrupolosamente frutta e verdura, cuocere bene carne e pesce, e tenere meno tempo possibile gli alimenti deperibili fuori dal frigo.
Regole banali che però possono evitarci giorni di sofferenza inutile con rischi di complicazioni anche gravi.
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