Un nuovo filone creativo pervade la collezione Gazzarrini, un approccio emozionale, capace di leggere e di reinventare le metamorfosi vissute dagli uomini nel tempo, in una esplosione positiva di costante rinnovamento.
E’ il “cooking off”, l’attimo prima della deflagrazione, il momento della scoperta, della meraviglia che rompe gli schemi, che rende liberi: ieri severamente inquadrati nelle divise del quotidiano, oggi finalmente lontani dalle convenzioni e dal conformismo.
E’ in questo percorso immaginario che tutto si compie, rigore e libertà si avvicendano per inseguire una visione singolare che pone al centro di tutto l’idea di “mutamento e di trasformazione ”, aprendosi ai contrasti imprevedibili di una nuova metamorfosi.
La collezione…
La sperimentazione stilistica e materica porta l’uomo Gazzarrini all’interno di un mondo ruvido, deciso e irrequieto che si svela in improvvise espressioni dolci e romantiche.
Tessuti come shetland, flanelle e grisaglie, che rimandano alla tradizione militare e sartoriale, con accenti maschili anche estremi, si abbinano al candido rigore della camicia bianca, illuminata da zip e decori metallici che sostituiscono la cravatta.
Le giacche mutano su piani sovrapposti dove il monopetto incontra il doppiopetto e le allacciature abbracciano il corpo fino a diventare naturalmente asimmetriche.
E nell’evoluzione della forma spuntano code staccabili grazie alle quali l’abito maschile diventa “frac du jour”.
Per i capi sporty una nuova silhouette che parte dai capispalla in pelle tinto capo, dal collo invisibile, portati con pantaloni rigorosamente militari nel colore e nel tessuto, ma non nella forma, resa unica dalla profonda doppia pence e dal cavallo estremamente basso.
La collezione Gazzarrini reinterpreta così, nella visione del direttore creativo Marco Ciampalini, l’universo maschile, attraversando le complesse sfumature del grigio, passando dalla profondità e la pienezza del bianco e del nero, fino alla sorpresa di un total royal e di uno stravagante blackberry.