Tornare alle origini per creare un’eleganza senza tempo. Quell’intuizione precisa, antesignana dello zeitgeist, portata avanti da qualche stagione è diventata marchio di successo. Perché il viaggio verso il futuro immaginato della Maison Soprani continua all’insegna di una costante ricerca senza perdere identità e anima. Creando un continuum di style, di sobrietà, in un crescendo di confort e comodità sottolineato dalle linee loose e dalla qualità dei tessuti. Inserendo nuovi tasselli, più vicini alla sensibilità reale. Il passaggio “day into evening” al “day for two” diventa la chiave per raccontare la rilettura contemporanea dello scambio tra capi maschili e femminili. Forme quasi oversize, cappotti e trench dalle silhouette morbide, sovrapposizioni trompe l’oeil per un effetto coccon, effetto leather per i giacchini ipergrafici in lana-rafia. Blazer doppiopetto androgino e dettagli army, lunghi imper morbidi come vestaglie. In panno, lane stretch e double declinati in una palette che spazia nel mondo dei grigi, si sofferma su cammello ed ecrù, sposa olio e cobalto, si accende di rosso, marrone, rosa. Da proporre anche in giochi di contrasti cromatici e di tessuti antagonisti che vivono nello stesso capo. I celebri finestrati tornano con una mano quasi sportiva. Rievocati su materiali very Soprani, dipinti a mano, acquarellati sulla pelle. E la sera ripercorre sospiri mannish, con giacche homme indossate su lunghi abiti dai drappeggi appena accennati. Con flash di ricami per sottolineare un dettaglio, con mosaici di paillette appoggiati su una spalla o su una manica. Da abbinare a un mondo di accessori-patchwork. Guanti con incastri di pellami e colori come una tela di Mondrian. Basse stringate maschili e alti stivali rigorosamente rasoterra. Per costruire una storia di eleganza senza fine.
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Piazza San Babila, fulcro della moda milanese, delle sfilate e punto di incontro della movida cittadina, è molto più di un semplice luogo di passaggio.