Quando ho iniziato a pensare alla collezione per il prossimo inverno, ho pensato che fosse arrivato il momento di dare agli abiti la possibilità di parlare. In fondo ogni abito esprime un linguaggio e, a pensarci bene, gli abiti quando si ritrovano insieme, che sia su una passerella o in un guardaroba, riescono a costruire un discorso. Ecco, io volevo che ogni abito fosse riconoscibile per quello che sa esprimere. E un abito esprime il proprio linguaggio con proprio stile e la riconoscibilità di uno stile va costruita attraverso una ricerca cha dà all’abito stesso una sua originale preziosità e una sua identità.
La donna a cui mi ispiro e che immagino è la donna del presente. Cosmopolita, senza molte definizioni nazionali o caratteriali, che ha voglia di esprimere con eleganza anche il proprio lato sexy. Ma è una donna che ama il sexy-Ferretti, valorizza la personalità, rifugge la volgarità e quindi sa essere sexy in piena coerenza con la propria personalità. È una donna che sceglie la terza via del sexy. Oggi possiamo vedere che le donne si dividono in due categorie: c’è chi sacrifica il proprio lato sexy e di conseguenza anche la propria femminilità, e chi indulge a una volgarità che, oltretutto, mi sembra passata di moda…
Tutta la collezione nasce da un senso di ricchezza dei materiali con i quali è stata realizzata: tessuti, lavorazioni e volumi. Utilizzando questi tre elementi ho ottenuto una linea molto contemporanea. I tessuti, per esempio, sono molto ricchi e lavorati. Attraverso lavorazioni speciali, ho ottenuto dei ricami tridimensionali con un nastro di raso. Il taglio evidenzia le forme e i volumi sono spostati verso il dietro per ottenere una figura in movimento. A questo, ho aggiunto dei top di tulle color carne che sono indossato sotto la maggior parte degli abiti e sui quali sono stati applicati pietre e ricami che formano un gioiello che sembra tatuato o disegnato sul corpo. Proprio il color carne dei top sotto gli abiti esplicita una volta di più il sexy di questa collezione: il carne è un colore non colore un insieme di toni caldi e freddi, non è vistoso, anzi, è quasi invisibile eppure dà delle sfumature naturali e allo stesso tempo artificiali. Più che un colore è una tinta che possiede quella capacità di togliere ogni accento di volgarità perfino al nudo.
Alberta Ferretti
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Piazza San Babila, fulcro della moda milanese, delle sfilate e punto di incontro della movida cittadina, è molto più di un semplice luogo di passaggio.