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Categories: Arte & Design

Max Mara Art Prize for Women ha scelto 3 finaliste

Tre artiste sono state scelte come finaliste per il terzo Max Mara Art Prize for Women in collaborazione con Whitechapel Gallery. La giuria presieduta da Iwona Blazwick, Direttrice della Whitechapel Gallery, comprende Fiona Banner, artista, Alison Jacques, gallerista, Valeria Napoleone collezionista d’arte e  Polly Staple.

Il Max Mara Art Prize for Women è stato istituito per promuovere e sostenere artiste che operano nel Regno Unito, consentendo loro di sviluppare le loro potenzialità e offrire loro l’opportunità di creare nuove opere. Il premio consiste in una residenza di sei mesi in Italia. L’opera verrà poi offerta alla Collezione Maramotti per essere acquisita e presentata alla Whitechapel Gallery in una mostra nella primavera 2011.
 
Le artiste finaliste sono Becky Beasley, Andrea Büttner e Elizabeth Price.
Dopo che ognuna delle artiste finaliste avrà presentato la propria proposta alla commissione, la vincitrice sarà annunciata nel marzo 2010, mentre il progetto verrà realizzato durante i sei mesi di residenza. La residenza prevede due momenti distinti, il primo all’Accademia Americana di Roma dal 26 aprile 2010, il secondo alla Fondazione Pistoletto di Biella.

La famiglia Maramotti, proprietaria di Max Mara Fashion Group, è molto attiva nel collezionismo d’arte contemporanea. Il premio Max Mara Art for Women vede per la prima volta un industria della moda istituire un premio artistico nel Regno Unito, a sottolineare il forte legame tra arte e donne da parte dell’azienda.

Il dott. Luigi Maramotti ha affermato: “É con grande piacere che salutiamo ancora una volta la partecipazione a questo premio innegabilmente importante e multisfaccettato. La sua forza risiede appunto nella diversità della rosa delle finaliste. Guardandola ci si accorge della entusiasmante e svariata ricchezza dei talenti emergenti rappresentati. Vorrei estendere il mio apprezzamento ai giudici che con il loro impegno ed entusiasmo hanno contribuito alla crescita di questo premio internazionale.”

Iwona Blazwick, Direttrice della Whitechapel Gallery, ha detto: “Questo incredibile premio dedicato alle donne attinge all’immenso talento creativo delle artiste che operano in Gran Bretagna.  Le 3 artiste finaliste dimostrano le possibilità dell’arte attuale e ci offrono un’istantanea dell’arte contemporanea.  La residenza di sei mesi nella città di Roma e nelle campagne a nord di Torino offre all’artista l’opportunità di sviluppare un’opera importante che verrà acquisita da una delle più importanti collezioni italiane”.

Becky Beasley
vive e lavora a Londra e Anversa. Ha studiato al Goldsmiths e al Royal College of Art. L’opera di Beasley si sviluppa tra scultura e fotografia. I suoi soggetti sono in gran parte rimembranze autobiografiche mediate attraversi riferimenti letterari. La sua opera affronta i temi della morte e dell’ansia, servendosi di elementi provenienti da campi visivi e letterari che le permettono di esplorare temi afferenti ai destino personale. Becky Beasley ha presentato i suoi lavori in istituzioni di tutta Europa negli ultimi 5 anni, tra cui la Galleria Civica di Modena, la Kunsthalle Basel in Svizzera e dal 2009 a Noisy Le Sec in Francia e il Museu d’Art Contemporani de Barcelona <http://www.macba.es/> .

Andrea Büttner
vive e lavora Londra e Francoforte. Büttner lavora con i materiali più diversi, da oggetti di antica memoria, come intagli su legno o fiori pressati, ed è particolarmente interessata a temi in cui si intrecciano sovrapponendosi l’arte e la religione. Negli ultimi 5 anni Büttner ha tenuto sue personali al Pawn Shop di Los Angeles, Crystal Palace a Stoccolma, al Goethe-Institut di Dublino, ICA di Londra e nel 2009 a Croy Nielsen in Berlino.

Elizabeth Price
vive e lavora nel regno Unito. Ha studiato alla Ruskin School of Art e al Royal College of Art. Elizabeth Price è un’artista che lavora sia da sola che in collettive con artisti, organizzazioni e istituzioni. Le sue opere si dispiegano in periodi di tempo prolungati o indefiniti, durante i quali nuovo materiale viene episodicamente generato e disseminato, attraverso mostre, eventi e pubblicazioni. Nel loro insieme questi episodi arrivano a generare archivi che narrano di istituzioni od organizzazioni artistiche transitorie, defunte e immaginarie. Negli ultimi cinque anni Price ha presentato i suoi lavori alla Galerie Neudecker in Germania, Kunsthalle Basel in Svizzera, e alla Serpentine Gallery a Londra.
                    

Redazione

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