Il Consiglio Direttivo della CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA, riunitosi giovedì 8 aprile sotto la presidenza di Mario Boselli, ha preso atto con grande soddisfazione ed approvato l’esito della riunione che ha coinvolto tutti gli stilisti e le case di moda presso la Camera della Moda in mattinata, nella quale è stato definito il calendario di Milano Moda Donna del prossimo settembre.
La durata della manifestazione sarà di 7 giorni, dal 22 al 28 settembre. Sono state definite, con grande spirito di collaborazione, le presenze di nomi forti e imperdibili ripartite in modo equilibrato lungo tutto il calendario di Milano Moda Donna, cosa che consentirà un lavoro razionale e meno stressante per tutti.
Giorgio Armani ha detto: "Sono lieto che il mio appello alla responsabilità sia stato accolto e non credo fossi l’unico ad auspicarlo: era giunto il momento di riconsiderare seriamente la questione del Calendario della moda, perché intorno ad esso ruota un intero sistema industriale che deve riprendere coscienza di sé, riaffermando la propria forza e il proprio valore. L’accordo dei maggiori stilisti, a tutela anche di quelli emergenti, raggiunto con la mediazione della Camera della Moda, dimostra che se vogliamo, noi italiani, siamo perfettamente in grado di imporre senza timori la nostra volontà per valorizzare ciò che il mondo riconosce essere un ricco e inimitabile patrimonio creativo".
Patrizio Bertelli ha dichiarato: "La settimana della Moda milanese è un momento di fondamentale importanza per la nostra attività ed è quindi indispensabile che le venga riconosciuto, anche in futuro, il ruolo trainante a livello internazionale che ha sempre avuto e che deve continuare ad avere. Quello di oggi è un passo significativo, che va nella direzione giusta: sottolinea infatti un senso di appartenenza che recenti polemiche avevano fatto temere fosse stato dimenticato. Però penso anche che si possa fare di più: il futuro del calendario delle sfilate milanesi va affrontato anche a difesa del made in Italy e del patrimonio creativo di tutta la filiera della moda".
Il ritrovato spirito unitario degli stilisti e la totale condivisione del ruolo della CNMI come elemento catalizzatore degli operatori del settore, sono la forte risposta alle indebite pressioni di chi ha interessi contrastanti a quelli della moda italiana. Ciò ha tanto più valore in un momento congiunturalmente difficile.
Grazie all’unitarietà d’intenti del nostro Mondo Moda e delle Istituzioni (Comune, Regione, Camera di Commercio di Milano), che apprezzeranno questa importante intesa e che siamo certi la sosterranno in ogni sede per tutto ciò che dipenderà da loro, Milano continuerà ad essere la capitale mondiale del Pret-à-porter e ad ottenere ulteriori meritati successi.
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