Mancano pochi giorni all’evento che Pitti Uomo/ Pitti W e Firenze, vogliono dedicarle durante il calendario della moda uomo. Franco Lorenzon, il nostro fashion Editor, intervista in esclusiva per Sfilate.it la stilista Chiara Boni, protagonista con la sua sfilata donna del evento speciale di Pitti Immagine, prestigiosa kermesse della moda maschile prevista dal 7 al 10 gennaio 2014. Appuntamento molto atteso, perché segna il suo ritorno sulle passerelle dopo 12 anni di assenza.
IL SUCCESSO DI UNO STILE SENZA TEMPO….
La sua linea La Petite Robe ha conquistato il mondo. Personaggi del calibro di Oprah Winfrey non rinunciano ai suoi abiti femminili, pratici e con quel… tocco sexy, che non guasta. Dopo il successo della mostra-presentazione svolta durante l’ultima fashion week di Milano, in collaborazione con l’estro creativo del fotografo Giovanni Gastel, sarà il Pitti Special Event di Pitti Uomo/ Pitti W a renderle omaggio. Per l’occasione, mercoledì 8 gennaio presenterà la nuova collezione donna Autunno/Inverno 14-15 con una sfilata-evento negli spazi della dogana, location strategica accanto alla fortezza da Basso. In questa intervista, ci svela l’essenza della sua creatività e le sensazioni che la accompagnano alla vigilia del riconoscimento che la sua città, Firenze, a deciso di attribuirle. Consacrandola così, come una delle indiscusse regine del made in Italy.
PERCHE’ LE DONNE SCELGONO LE SUE CREAZIONI? CE LO SVELA LEI STESSA IN QUESTA INTERVISTA.
Un grande ritorno alla passerella, un riconoscimento che Firenze e Pitti Immagine le attribuiscono, come si sente?
Emozionata. Dopo dodici anni di assenza dalle passerelle, questo è un ritorno che mette alla prova. Il 2014 e Firenze erano il momento giusto e il luogo perfetto per la sfida di una sfilata. Sono davvero molto felice di questa opportunità.
Percorriamo velocemente le tappe più importanti della sua carriera, quali sono i momenti che le sono rimasti più impressi?
Nel 1971 “You Tarzan, Me Jane”, la mia risposta ribelle al formalismo della Moda Italiana che, a quei tempi, imponeva rigore ed essenzialità. Nel 1985 l’accordo stipulato con il Gruppo Finanziario Tessile che conduce alla nascita della Chiara Boni S.p.A. Nel 2004, il debutto sulle passerelle capitoline dell’Alta Moda. Nel 2007 l’idea rivoluzionaria del ‘travel-chic’ La Petite Robe. L’immancabile passepartout dell’eleganza diventa un capo ripiegabile che non si stropiccia e non ha bisogno di essere stirato.
La collezione che sarà presentata a Firenze, qual è lo spunto che la caratterizza?
Le ispirazioni Fifties. L’Autunno-Inverno A|I 2014-2015 de La Petite Robe si impreziosisce di dettagli retrò: profili in charmeuse, velluto, pizzo stampato ed un ricamo di rose ad intaglio suggeriscono atmosfere boudoir. L’eco di un’eleganza d’altri tempi è riconoscibile negli accostamenti tonali del cipria al nero, nelle pieghe fitte e leggere del plissè oltre che nei maliziosi inserti di tulle. Morbide imbottiture trapunta, solide baschine e ripetuti movimenti ad onda, fin sulla coda dei lunghi da sera, offrono un’immagine a tutto tondo del percorso creativo che anima la collezione invernale. Assecondando i dictat dello stile ’50, nell’A|I 2014-2015, compaiono anche le scarpe da abbinare ai vestiti.
Qual è la formula del suo successo, soprattutto internazionale, dopo tanti anni di onorata carriera nella moda?
Il passaparola delle donne che scelgono i miei abiti. Le signore americane, da Manhattan al Texas, che non sono state raggiunte dal sistema pubblicitario, hanno incrociato da sole la mia moda, attraverso le amiche o le proposte dei department store. È stata una piacevole conferma per noi, che in America non abbiamo neppure un ufficio stampa.
Ci descriva il suo rapporto con Firenze, quanto ha contato essere nata in una città così ricca di storia e di arte?
Firenze è la città che ha dato un verso al mondo delle mie ispirazioni. Un imprinting forte. Da quando ho cominciato a guardare, ho potuto vedere le sue uniche bellezze artistiche e architettoniche. Femminile, seria e forte. Questa è la “mia” Firenze. Quella che porto dentro il cuore, nonostante i numerosi anni di assenza. Non credo che la mia vita e la mia carriera sarebbero state le stesse se non fossi nata a Firenze.
La prossima meta professionale o privata che Chiara Boni si è prefissa?
Una sfilata a New York, un fiume d’idee fuoriesce febbricitante da questa metropoli visionaria. Sarebbe fantastico per me allestire una passerella in America dove La Petite Robe sta conoscendo il suo maggiore successo.
Articolo e intervista FRANCO LORENZON
Rubrica proposta da www.focustofashion.com