La sfilata di Canali a Milano Moda Uomo è un viaggio, un cammino, lungo un ponte virtuale che collega Oriente ed Occidente.
Due mondi diversi, distanti, lontani ma uniti.
Il ponte non viene scelto a caso dalla Maison, è simbolo per antonomasia di unione culturale e commerciale.
E poi l’acqua…collegamento, movimento, vita.
Una scenografia liquida, in delicato movimento. Nel mezzo, un’immaginaria isola di San Giorgio su cui si è posato un pianoforte a gran coda a tradurre il flusso delle maree nelle meravigliose note di Ludovico Einaudi.
Fluidità di forme, tessuti e colori, dunque, per una collezione pensata per un uomo colto e curioso, ironico e audace, e sempre impeccabilmente elegante.
Tessuti pregiati, preziosi, tutti in esclusiva per Canali, ci riportano ad un fasto di un’epoca passata.
Panni, flanella tinta unita o con una delicata gessatura, e poi largo al velluto.
Colli a scialle sono i protagonisti principali di maglie, camicie e cappotti e regalano ai capi un effetto estremamente ampio e scenografico.
I cappotti bilanciano i volumi importanti con spalle destrutturate e morbide, stretti in vita o scivolati, impreziositi talvolta da colli in pelliccia.
Le giacche sono, invece, più contenute ma mai troppo asciutte; mentre i pantaloni a sigaretta lasciano intravedere polacchini e stivaletti dalla forma leggermente a punta. Per completare il look sciarpe, spille e borse sono proposte in materiali preziosi e indossate come veri e propri gioielli.
I colori della collezione guardano, anch’essi, alla città lagunare con i suoi infiniti bagliori.
Dalle tinte lattiginose e neutre di un’alba nebbiosa, come filtrata dal pennello di Vittore Carpaccio, alle innumerevoli sfumature tra il verde e l’azzurro di una giornata invernale di sole, passando per i palazzi sfarzosi, con i loro saloni tiepoleschi rosa antico, cipria e celeste.
Nuances precise ed evanescenti che, attingendo ad una tradizione italiana di eccezionale ricchezza, si mescolano ai favolosi echi orientali tipici della repubblica marinara.