Entra in scena Schiaparelli, con la prima collezione Haute Couture, nella quale sfila l’eccellenza sartoriale e l’anticonformismo della Maison, rielaborati da Marco Zanini in una contemporanea e sottile irriverenza.
Aleggia lo spirito di Elsa, in questa donna decisa che associa il lusso di una forte personalità alla qualità dei migliori laboratori del mondo. Per vivere le più eclettiche arti sartoriali, con leggiadro andamento.
Le edere si impongono nei bijoux e nei broccati, irrompe la forza del giallo citron, l’onirico delle stampe dai nomi poetici come la Pioggia di Parigi o il Cielo Stellato, e poi l’esuberanza dei ricami – il Sabrage, le lamine metalliche e le paillettes di Elsa – in un fluttuare di omaggi alla storia della Maison.
Sperimentazione: in lungo, in gonna o agile nell’accostare metri di tulle con blazer di taglio maschile, shorts e maxi mantelle ricamate, la donna Schiaparelli non ha bisogno di tacchi né di regole: l’estremo dei volumi e l’opulenza di drappeggi senza peso parlano di lei, con la stessa leggerezza con cui lei veste l’Haute Couture. Con aristocratico twist sceglie tessuti argentati in elettrolisi: argento puro, eppure leggero. Altrimenti oro, nei cappelli.
Lo Shocking è la Sorpresa che le piace creare, Haute Couture e sandali, una camicia da uomo che si fa abito lungo, blazer che nascondono tesori all’interno, capi reversibili che sarà lei a decidere quando sfoderare secondo criteri…molto Schiaparelli.
Bagliori floreali, negli audaci bijoux. I più delicati tra le piante carnivore, luminescenti foglie d’edera in pasta di vetro, invece catturate nei bracciali o dalle spille.