Per l’Autunno Inverno 2010 Lee ha aggiunto un altro set di classici di design del 20esimo secolo alla sua prestigiosa linea Lee The Archives.
Lee The Archives, una serie in denim cimosati che si rifanno ai pezzi icona che hanno fatto la storia del denim Lee.
Ogni pezzo, ripreso dall’archivio Lee 120 anni, s’ispira a quelli originali disegnati per ferrovieri e macchinisti, cowboys e lavoratori che necessitavano di vestiti che fossero resistenti e pesanti. Uniscono confort e funzionalità, dimenticando l"etica del design dal 1889.
Questa linea celebra la storia di Lee attraverso pezzi unici, come la famosa tuta da meccanico conosciuta come Union-All, inventata da Mr. H.D. Lee nel 1913; il leggendario jeans Lee Cowboy 101B del 1924; il rivoluzionario jeans 101Z, il primo ad avere la zip nel 1926 e attraverso la Storm Rider Jacket.
Per la FW10 Lee aggiunge 4 nuovi pezzi alla linea The Archives:
la 91-J Loco Jacket, una della prime giacche che Lee abbia disegnato, creata seguendo le necessita’ dei ferrovieri nel 1921, di denim 11oz, vanta dei dettagli molto curati come la taschina all’interno della tasca superiore per inserire l’orologio dei macchinisti.
Si accompagna alla 91-J, la 91 Original Bib Overalls, lanciata nel 1926, che continua a essere venduta anche dopo 50 anni dalla sua nascita.
L’indiscutibile star di questa stagione e’ la 191J, l’originale Work Jacket, un pezzo raro e da collezione, del 1940, con la chiusura a zip nella breast pocket: semplicemente pazzesca’ L’ultimo pezzo per la FW10, e’ il famoso "Can’t Bust Em 77 Logger’, un capo che originalmente fu creato da una compagnia di San Francisco, Eloesser Heyneman, che inizio’ a fare jeans nel 1851, diventata famosa per i suoi “Frisko jeans” che furono acquisiti da Lee nel 1946.
Sempre abile nel riconoscere una gemma, Lee ha continuato a produrre questo bestseller anche negli anni ’60 in cui era noto come "Logger’, riconoscibile per la forma, la tasca in piu’ e la chiusura con i bottoni.
Ogni membro di Lee The Archives, e’ prodotto esclusivamente in Giappone, utilizzando le stesse cuciture, gli stessi tagli e le stesse macchine da cucire degli anni ’30,’40 e ’50, e mantenendo gli stessi bottoni, zip e rivetti che li hanno tenuti insieme per tutti questi anni.
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