Sempre piu’ siti di incontri, è un dato di fatto, i sentimenti viaggiano nell’etere, così le ” agenzie” per trovare l’anima gemella online sono ormai un appuntamento fisso nella giornata di molte persone.
Il rito pare esser entrato in molti di noi, alzarsi la mattina, controllare la posta e sperare di trovare un messaggio e se non c’e’ di corsa, su uno dei tanti siti di incontri a “spiare” se la persona che abbiamo addocchiato è online oppure no.
Un meccanismo a volte invadente, perchè quella terribile lucina verde lampeggiante ci suggerisce che non abbiamo fatto centro, almeno non del tutto.
Email, sbandate, e pressing ad altissima velocità che stordisce, fa galoppare la fantasia e regala pillole di emozioni, ma che come una meteora nel cielo buio sfavilla e svanisce in pochissimo tempo.
Le regole sono spiegate bene, le storie di successo pure, e le promesse nei profili fanno ben sperare.
La maggior parte degli uomini pare cercare la storia costruttiva, suggerisce tra le righe che personalità solari nell’etere dovrebbero esserlo anche di persona, e che alla donna che cerca l’uomo di successo e capace di stupire a volte è meglio contrapporre l’uomo vero, leale e sicuro di se’.
Non solo single, uomini di ogni età dai 20 ai 60 anni, ma anche persone separate, che già hanno sperimentato gioie e dolori di coppia e qualche sposato, stanco di un rapporto ormai spento ma che non sa come chiudere.
Fiumi di parole, frasi strappate da libri e canzoni, romanticismo alla massima potenza.
E per chi è sola/o decisamente un toccasana per sognare e fantasticare.
Una settimana, pare questo il timer classico prima dell’incontro reale.
Un giocare ai fidanzatini, agli innamorati con sms mattutini e serali, che cesseranno dopo l’incontro.
Li, come nelle piu’ difficili partite di poker, ci si giocherà tutto….ma come in un Casino di Las Vegas è sempre il banco, la vita, a vincere.
Si perchè il tempo di una settimana, quei contatti frequenti, hanno rotto gli argini di difesa dell’Io. Di fronte non si ha lo sconosciuto ma una persona che di fatto già ci conosce, e quindi sa parte o buona parte della nostra vita.
Il banco bara, e allora ci si scopre subito, e si commettono i fatidici 10 errori che ogni bravo manuale sconsiglia.
C’e’ chi parla troppo di se’, del suo ex, della salute e della famiglia.…del resto sono argomenti già sdoganati perchè non parlarne…
Qualche volta si è fortunati e si fa quasi centro e al primo appuntamento ne seguiranno altri, dove magari ci si conoscerà anche meglio, ma per poco…perchè qui la partita la vince la curiosità.
Se non è colpo di fulmine allora perchè interrompere le ricerche?
Frequentarsi, come nuovi amici, senza chiudere con le aspettative per il futuro…il fato potrebbe addirittura essere piu’ clemente…e allora le illusioni navigano a mille nodi, il miracolo vede emozioni moltiplicarsi come non mai, e la propria autostima arrivare a decidere che tutti i libri comprati non servono piu’.
Ma poi l’illusione cessa e torna la noia, la voglia di novità, di fare una pausa “per conoscere qualcuno”….e game over…
In molti interviste gli esperti mettono a nudo anche un nuovo problema, ovvero il moltiplicarsi di malattie a trasmissione sessuale soprattutto tra i piu’ giovani, pare meno disposti all’uso del preservativo.
In moltissimi casi al suo scorretto uso.
Anche qui entrano in campo dinamiche psicologiche che non aiutano, conoscere un estraneo/a spinge alla massima prudenza, ma con la persona con cui tanto si è parlato, con cui magari si è preso un aperitivo o una cena, che sentiamo come amico/a riduce le soglie di allerta. Ed è sbagliato.
In caso di recenti separazioni , di rotture di relazioni, le persone sono piu’ deboli e insicure, tendono cioe’ ad aver bisogno di affetto e conferme, per soddisfare questi bisogni di conferme si spingono oltre con azioni che normalmente non farebbero mai, e qui i rischi sono altissimi, perchè di fronte a volte c’e’ solo un nickname e nulla piu’con un passato da Casanova non indifferente.
Altro problema è la sindrome di abbandono ripetuta, ovvero persone sole che mettono in gioco tutto e che costantemente si scontrano con rifiuti.
E qui la bilancia umorale arriva ad altalenare cosi tanto da scatenare reazioni emotive assolute.
La solutidine e la noia, la curiosità e la voglia di avventure, sono in pratica ricercate dietro la maschera di un rapporto stabile e duraturo, chimere che solo raramente diventano reali, un mondo “onirico” che si palesa come “reale e leale”, storie di disperazione e solitudine che si percepiscono dalle descrizione di alcuni profili, aspettative che raramente verranno appagate.
Il dubbio che rimane è se quella partita non fosse già persa comunque in partenza…La cosa fa riflettere, perchè riporta alla mente le parole di Osho
La gioia dell’amore è possibile solo se hai conosciuto la gioia di essere solo, perché solo in quel caso hai qualcosa da condividere. Altrimenti, due mendicanti che si incontrano e si aggrappano l’uno all’altro, non potranno mai essere estatici. Entrambi creeranno infelicità per l’altro, perché ciascuno dei due spererà, e spererà invano, che l’altro lo possa appagare. Ma anche l’altro spera la stessa cosa… no, nessuno dei due potrà mai appagare l’altro: entrambi sono ciechi, non si possono affatto aiutare a vicenda.
Insomma, un margine maggiore di attenzione e buone ricerche a tutti.