Bysteel ha proposto, in un’ambientazione museale, la poetica del suo progetto d’arredo che crea oggetti di design spinto e al tempo stesso ecosostenibili, partendo da fogli di acciaio e di alluminio.
“La materia è nulla senza il contorno”. Da questo assioma prende impulso l’intero progetto d’arredo e di vita di Bysteel, perché senza le linee che delimitano, senza i bordi che traforano, senza gli angoli che piegano, il flusso della materia percorrerebbe il mondo senza esistere davvero, priva di ogni “forma” d’essere e di utilizzo.
Bysteel rappresenta l’energia che dà un senso alla materia, attraverso la maestria con cui taglia le lamiere, le piega, le salda, le ricama, per trasformarle con lievi gesti demiurgici in oggetti che servono e che piacciono, ossequiosi della natura, lievi come inossidabili origami di carta.
Il progetto d’arredo di Bysteel si fonda così sulla rivincita di un materiale completamente riciclabile, tanto resistente contro l’usura del tempo e della vita quotidiana quanto generalmente poco utilizzato per dare forma a elementi d’arredo originali e simbiotici con la natura e il mondo dell’outdoor, una vera simbiosi naturale che irrompe in ogni momento, anche quando i complementi d’arredo vengono collocati “all’interno”, come l’ambientazione Still Edges testimonia.
Gli oggetti della collezione Bysteel 2010 sono infatti riuniti nell’ambiente postindustriale di Superstudio Più ed esposti come singoli oggetti museali, per valorizzare il lavoro concettuale e tecnico sui margini e sulle linee che vanno a tagliare la materia informe in figure leggerissime. Tuttavia, né il buio, né la scientifica catalogazione riescono a placare il richiamo che questi pezzi esercitano nei confronti della natura, che con irruenza si radica e cresce fino a spuntare all’interno dell’ambiente chiuso, forzando il pavimento e costringendolo a cedere a quell’impeto naturale di fronte al quale, ancora oggi, l’uomo si emoziona, sorprendentemente meravigliato.
La natura, rappresentata dai cactus che forano il pavimento, crea una scena di confronto fra chiaro e scuro, fra paesaggio artificiale e naturale in cui i complementi d’arredo Bysteel si presentano come compromesso d’avanguardia, in equilibrio perfetto fra i due mondi.
I prodotti intorno completano l’opera di comprensione, come le figure di un quadro che insieme “provano” una tesi: come la seduta Sny, la fioriera Kobol, e poi Naitto, Canopo, Sopp, Sirkel e Boog.
La seduta Sny | design Stefano Pirovano
Sny, la sintesi del concept dell’azienda in un solo oggetto. La seduta è emblema della saggezza artigianale nel taglio delle lamiere dell’azienda Gabellini e dell’energia del design Bysteel, in gara continua con la materia ed i suoi confini.
Sny è stata ricavata da un’unica lastra, senza scarti né saldature, in linea con la volontà di mantenere ottimi livelli di sostenibilità ambientale in fase di ideazione e produzione. È così che le asticelle della sedia sono state ritagliate dallo schienale, creando su di esso delle fessure che vanno a stemperare la durezza dell’acciaio, filtrando un gioco di luci riflesse sul piano orizzontale. L’apparente pesantezza della materia madre si piega alle forme sottili e delicate dell’oggetto. Con Sny, Bysteel lascia la sua impronta in materiale inossidabile attraverso un’esemplare rielaborazione dell’elemento “sedia”, il più indagato nell’universo del design.
La fioriera Kobol | design Stefano Pirovano
Kobol è una fioriera lavorata come una pietra preziosa dalle facce poligonali, bianche e immutabili, ma allo stesso tempo pronte a mostrarsi diversamente a seconda dell’angolazione della luce. Ricavata da un’unica lastra sapientemente piegata, ogni lato si carica di nuance diverse col passare delle ore, animando gli spazi in giardino: è un complemento di arredo fiorito in bilico tra eternità e cambiamento continuo.
L’irregolarità di Kobol fa sì che, in base a come la si dispone, questa possa rivelarsi sotto profili cangianti, rendendo il possessore parte integrante del processo creativo dell’outdoor firmato Bysteel.
Il divisorio Naitto | design Stefano Pirovano
Naitto è la sfida al concetto classico di separé, la danza del design Bysteel sulle linee di confine fra le idee già sedimentate, volteggiando verso orizzonti inesplorati.
Il divisorio infatti separa e unisce allo stesso tempo gli ambienti, attraverso le pareti traforate da linee curve e circonferenze volatili. Al contrario di altri pezzi che compongono la collezione 2010, Naitto conquista con le ombre invece che con la luce, proiettando un’opera d’arte di chiaroscuri in perenne movimento su prati, superfici orizzontali e verticali. Il divisorio lascia spazio alla natura, metafora dei liberi pensieri, concentrici o laterali, che spesso accompagnano i momenti trascorsi all’aperto.
Il tavolo-fioriera Canopo | design Stefano Pirovano
Canopo coniuga una linea minimal con l’abbraccio romantico e caldo della natura.
Due supporti a forma di vaso anticipano la peculiarità del complemento d’arredo, il suo profilo borderline fra tavolo e fioriera: su di essi, si sviluppa un piano orizzontale che ospita un’aiuola rettangolare a centrotavola. A fare da cornice, una superficie liscia lasciata libera per utilizzare Canopo nella sua funzionalità. Un tavolo-fioriera per raccogliere gli affetti e ridestare il legame con l’ambiente.
La seduta-panca Sopp | design Stefano Pirovano
Sopp è un set che ricombina la tradizionale alternativa sedia-panca in un unico elemento funzionale. Due sedute si allungano fino a congiungersi in una panca, offrendo uno spazio supplementare quando la voglia di stare all’aperto è condivisa da più ospiti. Il pezzo unisce all’eleganza della sedia, un irrinunciabile tocco di estrosità, lasciando liberi di decidere come utilizzarlo.
Il tavolo-fioriera Sirkel e la seduta-fioriera Boog | design Stefano Pirovano Spesso presentati assieme, i due pezzi della collezione 2010 Sirkel e Boog racchiudono nelle forme curvilinee l’essenza del concept Bysteel. Il primo è un tavolo circolare a fioriera che può ospitare come centrotavola sia piccole piante che arbusti, già virtualmente abbracciati da chi vi siede attorno. Boog è invece una panchina-fioriera che si snoda attorno a Sirkel con uno schienale all’interno del quale possono crescere fiori.
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