“Il mio marchio compie dieci anni questa stagione. Da subito ho trovato la mia sigla – un misto di sensibilità rock e savoire faire classico, con l’accento su tessuti esclusivi e pelle dalle finiture inattese, e piccoli ma essenziali dettagli – che ho sviluppato nel corso degli anni, evolvendomi. I temi sono passeggeri: non mi interessano. Le personalità, al contrario, durano: tengo sempre a mente un personaggio quando creo una collezione. Questa stagione ho pensato ad un gentleman rock, in campagna: un esule urbano che vive lontano dalla pazza folla ma che ancora ha voglia di mettersi in ghingheri, seppure in maniera inaspettata. L’interpretazione è un guardaroba rilassato e confortevole fatto di pezzi leggeri dal tocco morbido, vissuto; abiti sottili, eleganti e facili da interpretare. Le stratificazioni sono il tema centrale, reso spesso in maniera inattesa: un orlo di camicia unito al gilet; lo strato interno che si sovrappone al collo e al rever della giacca. Come sempre, la parola chiave è perfetta imperfezione. Con una buona dose di romanticismo ” dice il designer John Varvatos della collezione p/e 2011.
Silhouette. Impalpabile e leggera
Il look è preciso ma non rigido, vissuto ma non sbracato.
L’outerwear, i pezzi sartoriali, le camicie e le maglie sono asciutti e accostati al corpo, ma mai troppo aderenti. Nonchalance è il concetto essenziale.
Giacche e capispalla. Precisi e dal taglio affilato, ma mai rigidi.
I cappottini estivi a ¾ sono privi di qualsiasi imbottitura interna, e sono sovratinti per un effetto vissuto e una mano nuova. Trench di tessuto croccante hanno la martingala dietro e una chiusura a barretta sul davanti.
Giacche di ispirazione militare, chiuse con ganci, hanno dettagli di orli vivi.
Le giacche sartoriali di lana effetto seersucker sono leggere e intense al tatto.
Giacche tuxedo di cotone e lino sono indossate di giorno.
Camicie. Classiche, ma non troppo.
Quadri lavati e stropicciati creano una sottile distorsione.
I modelli a maniche corte sono orlati con bordi di maglia.
Pantaloni. Smilzi e ben proporzionati.
I modelli combat hanno orli di maglia. Jeans bianchi. Pantaloni asciutti, arrotolati all’orlo.
Maglieria. Leggera e trasparente: lunghi cardigan, girocollo a righe. Giacche fair isle pesanti con alamari, in toni pacati; maglioni a crochet di cotone e seta.
Pelle. Vissuta, morbida.
Giubbotti da moto aderenti di agnello lavato e blouson zippati in toni terrosi, organici.
Tessuti. Morbidi e lavati, fatti di mix speciali di fibre per un effetto corposo ma non secco: cotone, cotone-lino, cotone-lana, cotone-seta, lino-seta, con o senza fili metallici. Quadri, plaid e pattern tradizionali sono reinterpretati attraverso sovratinture artigianali. L’effetto è intenso per la vista e per il tatto.
Colori. Romantici e pacati.
Blu polvere, toni di grigio, cioccolato, nero, bianco; punte di prugna e lavanda.
Accessori. Le classiche sciarpe sovratinte John Varvatos, indossate anche come cinture. Stringate tinte in capo senza lacci di pelle e canvas. Boots di tela. Derby abbottonate. Totes oversize di pelle punzonata e borsoni di tela
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