Ricordi di un’estate di Salvatore Ferragamo

Ricordi di un’estate al Sud della Francia: la penombra ritma il tempo lento di un ozioso risveglio.

La tarda colazione di una coppia avvolta nella sensualità del torpore pomeridiano.
Senza soluzione di continuità tra ieri e oggi, lo scorrere di un film raffinato e avant-garde: fotogrammi di una vita da artisti, seguendo le orme di un Picasso e di un Cocteau.
La vacanza di uno spirito libero si racconta in una valigia che mescola pezzi dall’allure sobria ma inconfondibile, da accostare con gusto unico.

Lui: indossa un pijama in seta cravatteria e un maglione in cashmere a grosse trecce che profuma di salsedine, scovato in un armadio di famiglia.
Oppure un paltò sovrapposto a una maglia da marinaio e a pantaloni a vita alta, con doppie pinces e larghi passanti.

O ancora una giacca da sera navy su un elegante pantalone da casa, abbinando con ineffabile nonchalance dress code formale a elementi casual. Dai pantaloni fluidi e cascanti alle calze a coste grosse, dalle canotte a spalla larga alle slipper e alla tennis in tela.
Chic è fondere il giorno con la notte, métissage di registri che diventa traccia di lifestyle esclusivo.
Il sole, intravisto al declinare delle ore della calura, riscalda la consistenza materica del lino, delle sete lavate, del tinto capo, all’interno di una tavolozza di sfumature neutre e morbide: dal sable al corda fino agli estremi del terra e dell’off-white, con le uniche accensioni cromatiche di lampi limone e indigo.
In spiaggia, riluce la rilassata naturalezza di una tunica o di una blusa avvolgente, di una giacca il cui piquet cita quello dell’accappatoio in spugna.
Un uomo che passeggia in riva al mare, al tramonto, vestito di tutto punto o che assapora il vento in barca inforcando gli immancabili occhiali in legno montati con elementi metallici.
In casa, con sottile eccentricità, sceglie una camicia dal collo generoso che accoglie una cravatta non annodata, indossata come una sciarpa.
Segni distintivi di stile, borse intese come un invito al viaggio.
Ampie e capienti, la duffle o la maxi messenger sono in canvas con profili in pelle ton sur ton, mentre non rinuncia ad un tocco gipsy il borsone 48 ore dal tessuto che recupera un antico kilim.

Ai piedi, la raffinatezza della scarpa allacciata si potenzia nella scelta del bi-colore, bianco e beige, o del binomio di materiali, canvas e pelle.
Lo spirito d’antan nella sua accezione più decontratta guida anche il gusto di sandali semplicissimi a suola alta e pantofole in canvas con dettagli in pelle e tessuto kilim.
Un’abitudine al lusso che è cultura, magico equilibrio di elementi opposti ma perfettamente complementari, uno spartito di eleganza che si compone di contrasti impercettibili: è la collezione uomo Salvatore Ferragamo primavera-estate 2011.

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