La partnership creativa, nata nell’anno accademico 2009, tra Istituto Marangoni e Swarovski Elements continua. Anche quest’anno gli studenti dell’istituto milanese hanno potuto entrare in contatto con la sfaccettata realtà del mondo Swarovski Elements attraverso l’utilizzo della Swarovski Elements Application Room, laboratorio fortemente voluto da Istituto Marangoni per permettere ai propri studenti di conoscere a fondo lo scintillante mondo dei famosi elementi di cristallo, familiarizzare con le tecniche di applicazione su tessuti e materiali attraverso una serie di macchinari dedicati e di essere supportati dall’azienda durante il loro percorso di studi.
Dopo la vittoria della finlandese Irene Haggkvist, nel 2009, quest’anno il concorso Swarovski Elements porterà in passerella le proposte dei 3 finalisti che presenteranno 3 outfit che interpretano la luce cristallina, ognuno in modo peculiare. Sebbene tutte le creazioni sembrino legate da un fil rouge sotteso che racconta di silhouette futuristiche armoniche tra loro, ogni studente ha saputo e voluto cogliere differenti aspetti del materiale creativo.
La luce degli Swarovski Elements è scintilla scenografia nella visione di Sara Ramelli. Tute completamente trasparenti, in tulle stretch, permettono a grafismi metropolitani realizzati con Swarovski Elements di diventare tatuaggi tribali sulla pelle di una donna che vuole stupire. La luce e lo scintillìo diventano elementi materici, nel design dei capi di Giovanni Luca Valentini. La scelta di polipropilene e del materiale Crystal Fabric nascono dall’idea di raccontare la struttura propria di un cristallo. Materiali duttili e evanescenti diventano vere e proprie opere di design grazie alla visione onirica di Giovanni. Ma quest’anno è l’interpretazione dell’understatement a stregare la giuria del concorso.
Vince il premio ISTITUTO MARANGONI – SWAROVSKI ELEMENTS 2010 lo studente spagnolo José Miguel Garcia capace di creare abiti in peplo, all’apparenza semplici tele di cotone raccolte attorno ad un corpo femminnile, ma ad un’attenta analisi interpretazione critica e ricercata di una semplice naturalezza. I cristalli sono interpretati in maniera inattesa, intenzionalmente essenziale, come grani di sabbia luminosa all’interno delle gonne o su lacci che figurano l’unica chiusura degli abiti. Le creazioni del vincitore sembrano parafrasare il concetto che Kubrick voleva esprimere con 2001 Odissea nello Spazio "un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio".
Il vincitore riceverà quindi un premio di 3000 euro e avrà la possibilità di fare un’esperienza di una settimana nello Swarovski Elements design department della sede centrale di Swarovski a Wattens in Austria.
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