Rimuovere un tatuaggio senza rischi con il Laser
Il trend del tatuaggio ormai è assodato da anni anche in Italia, ma adesso molti che hanno ceduto alla moda, a distanza di anni vorrebbero eliminarlo.
Seguendo, infatti, le stime raccolte dal 35° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica, un italiano su tre dichiara di voler eliminare il proprio tatuaggio, perché pentito.
Le ragioni sono molteplici: c’è chi decise di farlo per ricordare un periodo importante della propria vita, un amore eterno che non si è rivelato tale, un tribale sexy che con l’età è diventato osceno o un disegno che col tempo ha stancato. Ma come rimuoverlo?
Gli specialisti affermano che la rimozione del tatuaggio può esser realizzata in due modi, sia chirurgicamente sia grazie al Laser.
Il metodo chirurgico fu il primo ad essere adottato dagli specialisti e consiste nell’asportazione completa del tatuaggio. Un metodo molto invasivo perché ne deriva sempre una cicatrice di lunghezza maggiore rispetto a quella del tatuaggio. Inoltre nei casi in cui la zona da trattare è molto estesa, si deve ricorrere all’inserimento di un espansore tessutale, un palloncino che viene inserito sotto la cute ed espanso progressivamente al fine di ottenere più pelle a disposizione.
Per queste ragioni gli studi e la tecnologia medica sono riusciti a trovare una soluzione più sicura e meno invasiva: il Laser.
Tatuaggi che non sono stati effettivamente rimossi da altri trattamenti o attraverso rimedi casalinghi possono rispondere bene alla terapia laser fornire se i trattamenti precedenti non hanno causato eccessive cicatrici.
Ma come agisce il Laser?
Un metodo che agisce direttamente sul pigmento – no sulla cute- frammentandolo in piccolissimi pezzi attraverso un fascio di luce molto intenso. Le particelle ottenute saranno poi eliminate da sole grazie agli “spazzini del nostro corpo” ovvero le cellule immunitarie dette macrofagi.
La rimozione avviene in più sedute, dalle 3 alle 15, ciò dipende da molti fattori quali la grandezza, i colori, il tipo di pigmento e la profondità del tatuaggio.
Il laser, ad oggi, è il metodo più efficace e sicuro ma è importante ricordare che i risultati dipendono dal tipo di tatuaggio, dal tipo di laser che viene utilizzato e dalla competenza dello specialista. Se il trattamento è stato eseguito correttamente, la pelle tornerà al colore originale priva di cicatrici.
Diffidate dal metodo Skinial che consiste nell’iniettare un liquido a base di acido lattico sotto pelle che indurebbe il rigetto naturale dell’inchiostro cancellando quindi il tatuaggio.
Il presente trattamento è stato recentemente sospeso dal Ministero della Salute e messo al vaglio della procura, poiché potrebbe causare infezioni e necrosi.
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