“Aperitivo in Concerto”, la rassegna internazionale di musica contemporanea più innovativa del panorama musicale italiano, giunge alla sua ventiseiesima edizione e inaugura la stagione 2010 -2011, al Teatro Manzoni di Milano dal 31 ottobre al 27 marzo 2011.
Prodotta e organizzata dal Teatro Manzoni, Mediaset e Publitalia ‘80 la rassegna “Aperitivo in Concerto” è interamente sostenuta e finanziata da fondi privati, caso raro in Italia, e sin dai suoi esordi ha rifiutato la banalizzazione e la “plastificazione” della cultura musicale, evitando la celebrazione dell’accademia come status symbol, puntando su nuovo repertorio e nuovi interpreti; da anni infatti la programmazione è una esplorazione attenta e approfondita dei processi di globalizzazione e contaminazione musicale, che offre testimonianze preziose di linguaggi nuovi o riscoperti, tracciando un inedito e eterogeneo panorama della creatività musicale internazionale ai nostri giorni. Il cartellone di “Aperitivo in Concerto” da lungo tempo ormai propone appuntamenti caratterizzati solo ed esclusivamente da un pensiero fortemente originale e creativo, ed è un punto di riferimento indiscusso per la portata innovativa degli artisti presenti, al di là di ogni steccato stilistico o linguistico. La vasta molteplicità di codici e tradizioni culturali che sempre di più va allargandosi ai nostri giorni è stata l’oggetto principale di una politica di innovazione, cosmopolitismo e spettacolarità.
Sotto questo profilo, “Aperitivo in Concerto” ha preferito occuparsi del presente contemporaneo e, soprattutto, del futuro, cercando inoltre di offrire alla comunità una serie di appuntamenti di qualità altissima, tra cui 1 prima mondiale, 3 prime europee, 6 prime italiane, con una politica di prezzi contenuti del biglietto d’ingresso che rende la rassegna accessibile a tutti.
Uno dei fili conduttori della ventiseiesima edizione di “Aperitivo in Concerto” è tracciato dal ritorno delle orchestre nel mondo della musica improvvisata, le Infernal Machines, così definite all’epoca dello Swing, come macchine infernali da ritmo. Sulla scia di maestri come Gil Evans, Bob Brookmeyer, Bill Holman, Bob Florence, Maria Schneider e altri, autori di eccezionale bravura e di sbrigliato estro creativo come l’israeliano Avi Lebovich (14 novembre), il pluripremiato canadese Darcy James Argue (21 novembre), il danese Pierre Dørge (con la storica e colorita New Jungle Orchestra, con ospite speciale il leggendario sassofonista John Tchicai, 13 marzo), gli americani Travis Sullivan con la Björkestra (straordinario progetto orchestrale esclusivamente dedicato alle musiche di Björk, con ospite speciale il grande trombettista Dave Douglas, 5 dicembre) e Andrew Durkin con Industrial Jazz Group (orchestra californiana semplicemente spettacolare per virtuosismo e impatto teatrale, 6 marzo), danno vita a un pensiero musicale colto e coinvolgente al tempo stesso, in grado di attingere ad ogni linguaggio musicale e di esprimersi con un affascinante livello di creatività.
Grande attenzione è stata riservata ad artisti che si sono distinti per la capacità di rinnovare il repertorio contemporaneo, sia come autori che come interpreti, mantenendo un singolare approccio improvvisativo e comunicativo con il pubblico. Un compositore e strumentista di vaglia come il contrabbassista Ben Allison (affiancato da trascinanti virtuosi come la violinista Jenny Scheinman e il tenorista Michael Blake, 6 febbraio); un clarinettista e creativo ricco di straordinarie risorse espressive come Matt Darriau, noto solista dei Klezmatics (in una sottile e arguta rilettura di una serie di “classici” degli anni Venti e Trenta, affiancata da musicisti come Frank London e Curt Hasselbring, 27 febbraio); un genio dell’improvvisazione come il grandissimo trombettista Leo Smith, che rilegge e reinterpreta quel “jazz elettrico” e funky inventato da Miles Davis (27 marzo); la versatilità, l’espressività, il virtuosismo lirico e straordinario dei 3 Cohens (23 gennaio), gruppo di ben noti strumentisti come Anat e Avishai Cohen, oggi fra i più popolari artisti della scena newyorkese e di Tel Aviv; la storica maestria di un gigante della musica del Novecento come il celebrato contrabbassista Charlie Haden, a capo di un gruppo come Quartet West, inaugura la rassegna il 31 ottobre, sofisticato autore e interprete di pagine che rendono omaggio agli anni noir della cultura californiana: tutti loro concorrono ad offire un acuto ritratto della nostra frastagliata ma eccitante contemporaneità.
Com’è tradizione di “Aperitivo in Concerto” non manca un tributo alla grande storia del jazz: ritorna il leggendario pianista sudafricano Abdullah Ibrahim (30 gennaio), che guida il gruppo strumentale Ekaya, eccezionali virtuosi che rievocano le linee melodiche del canto popolare sudafricano, inserendolo nel contesto dell’improvvisazione jazzistica.
Completa il programma una strepitosa prima mondiale, Masada Marathon iPod Concert (8 novembre): una vera e propria maratona affrontata da ben dodici gruppi musicali che, come in una sorta di gigantesco iPod, presenteranno di seguito il Book of Angels, nuovo “canzoniere” musicale ideato dal genio inarrestabile di John Zorn. Da Dave Douglas a Medeski, Martin & Wood, da Joey Baron a Cyro Baptista, da Erik Friedlander a Electric Masada, da Sylvie Courvoisier e Mark Feldman a Marc Ribot, da Jamie Saft a Mycale, da Ben Goldberg a gruppi come Dreamers e Bar Kokhba, sfilerà sul palcoscenico del Teatro Manzoni l’arte prorompente di uno fra i più grandi autori della nostra contemporaneità.
“Aperitivo in Concerto” prosegue dunque la sua opera, puntando ancora una volta all’abolizione delle frontiere, alla libera circolazione della cultura, che nelle passate edizioni ha portato a Milano e in Italia artisti come: John Zorn, Sonny Rollins, Either/Orchestra con Mulatu Astatke, Stanley Cowell, Bobby McFerrin, Lou Reed, Ornette Coleman, Chick Corea, World Saxophone Quartet & M’Boom, Masada, Philip Glass, Frank London, Vinicio Capossela, Hamid Drake, Vijay Iyer & Mike Ladd, Dave Brubeck, K. D. Lang, Steve Martland, Ryuichi Sakamoto, Hanna Schygulla, Archie Shepp, Juliette Gréco, Dave Holland, Jaques Morelenbaum, João Bosco, Patti Smith, Hamiet Bluiett, David Murray, Amiri Baraka, Roswell Rudd, Marianne Faithfull, Andrew Hill, Hélène Grimaud, Gonzalo Rubalcaba, London Sinfonietta, Hypnotic Brass Ensemble, Brodsky Quartet, Electric Masada, Uri Caine, Michel Portal, Miroslav Vitous, Franco Ambrosetti, David Byrne, Sam Rivers, Abdullah Ibrahim, Terence Blanchard, Elvis Costello, Lee Konitz, Dave Douglas, Klezmer Conservatory Band, Kristjan Järvi & Absolute Ensemble, Oregon, Alva Noto, Vladimir Ashkenazy, London Brass Virtuosi, Carla Bley, Joshua Rifkin, Wayne Shorter, John Wallace Collection, Peter Donohoe & Martin Roscoe, Mike Ladd, Oliver Lake, Steve Coleman, Hubbard Street Dance Chicago, I Percussionisti della Scala, Manolo Sanlúcar, Diavolo Dance Theatre, Jin Xing Dance Theater, Jack DeJohnette, Evelyn Glennie, Carmen Linares, Joe Lovano, Brave Old World, Ute Lemper, Art Ensemble of Chicago, Ivan Lins, Wayne Marshall, Blind Boys of Alabama, London Saxophonic, Icebreaker, Tommy Flanagan, McCoy Tyner, DJ Spooky, Cecil Taylor & Max Roach, Kim Criswell, Christian Lindberg e molti altri ancora…
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