L’immaginario di Isabella Tonchi trae ispirazione dalle avanguardie del Secessionismo viennese. Gli abiti a righe di Edith Schiele, moglie e musa dell’artista, i kaftani in lino di Klimt, la lingerie anni ’20 di Gerti Schiele adolescente sono le suggestioni che animano lo stile creativo delicato e provocatorio della stilista per la collezione primavera/estate 2011.
I materiali classici della camiceria maschile come il jersey piquet e i cotoni rigati sono delicatamente accostati a sete leggerissime, materiali semplici come il lino e il cotone double affiancano preziosi jacquard lamé, i grafismi riprodotti sui tessuti richiamano lo stile ornamentale geometrico dei poster del Cabaret Fledermaus e delle grafiche della Wiener Werkstatte.
La ricerca costante su tessuti e lavorazioni artigianali si traduce in amore per i dettagli: jersey e cotoni sono lavati in capo, sull’organza di seta trasparente sono stampate grafiche bicolore con decori stilizzati in contrasto cromatico.
Chemisier in popline e cotone elasticizzato, tubini dalle linee morbide, bluse impalpabili come vesti da camera primi Novecento, boleri kimono con maniche scenografiche. Capi privi di costrizioni, che lasciano libero il corpo femminile. Come l’eleganza del nuovo stile progressista viennese che li ha ispirati.
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