E’ proprio questo il focus predominante di GUY LAROCHE con la sua sfilata PRIMAVERA ESTATE 2015. Una collezione pensata per una donna intraprendente e con uno spiccato senso di libertà; una silhouette femminile e fresca, semplice e contemporanea.
Ispirata da Claire Mc Cardell, celebre designer americana di metà 20° secolo e maestra dello spotswear di lusso, la collezione opta per forme grafiche e pulite e un complessivo approccio alla praticità.
Fedele al DNA distintivo della maison, androgino ma sensuale, la collezione sperimenta un nuovo confine tra maschile e femminile: salopette in fresca seta s’indossano come smocking e sono abbinate a top di bikini: mini abiti luminosi realizzati in tessuto di rafia, seta e lurex sovrapposti a morbide giacche doppiopetto.
Gli abiti sono il filo di Arianna dell’intera collezione: alcuni aderenti al corpo, con la vita alta e marcata, impreziosita da decorazioni al laser con un effetto devorè; altri realizzati attraverso un gioco di sovrapposizioni di pannelli in pelle soffice e tricolore. Per la sera gli abiti hanno un taglio irregolare e sono impreziositi da stampe op-art e una scollatura a V molto marcata allungando così la silhouette.
Traspare la consapevolezza nelle sperimentazioni dei materiali: pelle graffiata, leggera come tela, dona un ruvido scintillio alle borse, alle scarpe e ai dettagli sui cappotti. I caftani sono decorati da dettagli in plexy colorati dal mood divertente e fanciullesco. Il risultato è allo stesso tempo artigianale e futuristico, discretamente complesso nella struttura ma facile da indossare.
Quanto agli accessori, una cartella a soffietto, sandali a tre strap e occhiali squadrati completano l’outfit con grazia ed eleganza. La palette di colori è composta dal blu marino e celeste, giallo canarino, azzurro cielo, conchiglia e bordeaux.
Per GUY LAROCHE un’estate all’insegna dell’eleganza sussurrata dove nulla è ostentato ma si impone per un calibrato gusto di proporzioni, colori e linee. Una nota giornalista seduta in prima fila allo show ha riassunto la sfilata con questa frase << Quando la classe non è acqua>>.
Di FRANCO LORENZON