Il sogno della moda plasma la nuova silhouette, l’abito è vissuto come un gesto d’arte. La donna, con la scelta di un vestito, manda un segnale ed esercita un potere.
E’ una lezione di leggerezza, quella di Laura Biagiotti, all’insegna di intarsi, pieghe e volants che definiscono le linee scivolate e asimmetriche degli abiti dal taglio sbieco, delle tuniche sospese, dei top drappeggiati. Le coulisses e gli orli irregolari nel tessuto, nella maglia di seta e nel sottilissimo cashmere, regalano alle donne un nuova libertà, che permette di giocare con l’abito e la sua forma, adattandolo al corpo e all’occasione. Tagli e dettagli scolpiscono un guardaroba che guarda alle forme dell’arte, anche nel setting della sfilata, introdotta da due iconiche sculture in resina di Flavio Lucchini che suggerisce “Ogni donna si sente ancora una bambola, dentro. Ogni uomo sogna la sua bambola”. Nel proscenio del Piccolo Teatro si muovono le dame bianche di Laura: protagonista la bambola, in seta, organza, pizzo e lino, che stempera il suo romanticismo nelle geometrie dei ricami, in trina e perle, applicati sulle spalle o nelle balze. Sfilano le maglie 3D, cult della stilista, interpretate con nuove goffrature, arricciature strategiche, pieghe morbide, vivaci ruches che conferiscono a pull alati, ponchos asimmetrici e morbide tuniche una languida sensualità. Seduce l’abito-velo fasciante, in maglia di seta peso piuma e tulle. Effetti vanisè per il pullone e l’abito con le trecce che rivela il retro in chiffon.
Geometrie optical sottolineano il profilo di capi trasparenti e fluttuanti, e formano bordi a contrasto nero su bianco, o fluo su toni neutri, per ridisegnare la sagoma di bluse, tute e gonne, come in un bozzetto d’autore. Anche il trench di mikado madreperla si fluidifica e scioglie il rever in un romantico jabot. Il bianco e il nero, passpartout dell’estate, sono accostati o assoluti. Sono declinati in abiti e pull con pannelli, nell’abito a ruota con intarsi d’organza, fino allo smoking con il blazer drappeggiato, indossato sulla blusa con le ruches. Cruise in bianco e blu, che nella versione Biagiotti è identificata con il pullone a trecce tridimensionali, dallo scollo asimmetrico, indossato sui bermuda. La donna dell’estate 2011 sceglie la seduzione dei pastelli e dei toni neutri con bagliori laminati, dal crema al nudo, dal sabbia al tabacco, per abiti che mostrano ora la schiena, ora la spalla, ora il décolletté. L’abito in dolce (cashmere+seta) color carne è una seconda pelle, con ampie maniche che regalano un panneggio scultoreo alla silhouette. Effetto red carpet per gli orli che accarezzano la passerella, per i ricami preziosi e leggeri, per le stampe che guardano all’erbario con fiori stilizzati o con motivi paisley che si rincorrono in un mega foulard. Rigorosamente lungo l’abito con gli incroci, quello in pregiato macramè, la sirena con il patchwork di pizzi e l’abito-caftano con la pettorina.
Applicazioni e ricami si trasformano in dettagli: collane e accessori sono l’essenza del gioco inesauribile della moda. Le borse mettono le ali, sono in nappa e camoscio, e hanno i bordi a contrasto, come la busta di una lettera d’amore. Le forme sono estreme: maxi-shopping con i volants o mini pochette. Gli occhiali, icona dell’estate e della contemporaneità, hanno una grande montatura in acetato, scolpita a diamante, che incornicia lenti bicolore. Bande a contrasto anche nelle décollettés, i sandali con le ghette sono in pvc accostato a camoscio o pelle. Nuove forme per i tacchi, non solo alti: torna la dancing shoe con il tacco a rocchetto.