I fiori che si ispirano all’erbario marocchino per Stephan Janson

Ho ripreso un erbario marocchino disegnato dal mio amico Pierre Le Tan. L’ho stampato su tessuti freschi, leggeri, poi ho tagliato magliette a forma di narciso e calzoncini da elfo – piccoli insiemi per merende in radure in ombra e in luce, le uniche situazioni sociali che ormai mi divertono. Ho vestito qualche ninfa che passava per caso. Subito mi sono accorto che da qualche parte, tra le felci e le peonie selvatiche, scorreva un ruscello. Coi piedi a mollo in una pozza, delle ragazze in braghe di galles e pied-de-poule schizzavano un gruppo di bambine che avevano bigiato la scuola, linde nei loro grembiuli. E’ bastato un cenno e tutte quante ci hanno
raggiunto.

Al calare delle tenebre sono apparse altre creature, boschive, vestite di ragnatele con motivi di margherite – e altre, forse fate arabe, in lunghe tuniche di georgette pervinca e di jersey calendula. L’aria era tiepida.
Siamo rimasti a guardare le stelle cadenti e la luna arrampicarsi e scendere nel cielo. E’ stata una notte allegra, con lucciole, grilli, danze, confidenze e risate. Ti ho invitato per raccontartela .
Stephan Janson
photo by Marco Gatti.

 

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