Gucci e The Film Foundation, l’organizzazione no-profit fondata nel 1990 da Martin Scorsese per la conservazione dei tesori cinematografici, sono lieti di annunciare la prima mondiale della versione restaurata di La Dolce Vita (1960), diretto da Federico Fellini, il 30 ottobre 2010 durante la quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La prima del restauro digitale 4K celebra il 50mo anniversario di questo classico del cinema italiano. Ad oggi Gucci ha sostenuto il restauro di sei film iconici e ha donato un totale di 1,5 milioni di USD a The Film Foundation come dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda nella conservazione del patrimonio artistico e culturale del cinema.
Girato a Roma nel corso di 5 mesi indimenticabili nel 1959, le riprese stesse di La Dolce Vita hanno rappresentato un evento mediatico, ancora prima che il film fosse finito. Il set fu visitato da tutta Roma, tanto che le sale dei cinema furono letteralmente invase quando il film uscì l’anno seguente. Il Direttore Creativo di Gucci, Frida Giannini, ha dichiarato, "
La Dolce Vita è un film che ha aperto la strada ad un nuovo mondo con l’ossessione dello stile, della moda e delle celebrità. Ha segnato un periodo di trasformazione radicale che ha anche aiutato ad esportare lo stile italiano e a creare un’immagine culturale del Paese nel mondo. Questo periodo ha coinciso con un periodo d’oro nella storia di Gucci, quando la casa di moda stava emergendo sulla scena internazionale grazie anche alla visibilità ottenuta attraverso la sua clientela, costituita in gran parte dal jet-set internazionale. Era dunque naturale che Gucci onorasse questa eredità. Grazie alla conservazione di queste opere, l’eredità di registi visionari, come Federico Fellini, può continuare ad ispirare noi e le generazioni future”.
La lucentezza del film, catturata all’epoca da Fellini, è stata restaurata dal negativo camera originale dalla Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata in associazione con The Film Foundation, il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Paramount Pictures e Cinecittà Luce.
Martin Scorsese ha commentato, “Fellini ha portato qualcosa di nuovo al cinema italiano. E con La Dolce Vita ha conquistato il mondo. E’ difficile spiegare esattamente come questo film ci sembrò speciale all’epoca, e grazie al sostegno di Gucci siamo stati in grado di restaurarlo, dal negativo originale a schermo panoramico, e riportarlo al suo splendore originale”.
Uno dei principali obiettivi del restauro digitale è quella di restituire al film la lucentezza che Fellini aveva cercato, in fase di ripresa e di stampa delle copie. Per questo si è cercato di valorizzare al massimo la grande incisione del negativo originale che rendeva il bianco e nero delle copie positive dell’epoca come scolpito. Il restauro digitale è stato realizzato a partire dal negativo camera originale, girato all’epoca in Totalscope (2.35:1) su pellicola Dupont, la regina dei negativi da ripresa, che è stato scansionato alla risoluzione di 4K. Alcune parti del film presentavano evidenti segni di decadimento. Alcune inquadrature, in particolare all’inizio dei rulli, erano gravemente compromesse e irrimediabilmente attaccate da muffe. Per questo si è deciso di scansionare il lavander di conservazione del film. Dopo la scansione le immagini sono state stabilizzate e pulite digitalmente eliminando i segni del tempo quali spuntinature, righe e segni visibili di giunte, lavoro che ha richiesto quasi 6000 ore di pulizia digitale. Per ritrovare lo splendore originale, la correzione colore digitale è stata eseguita con particolare attenzione utilizzando come riferimento una copia positiva d’epoca nonché la copia restaurata negli anni Novanta dal datore luci di Fellini, Vincenzo Verzini.
L’accuratissimo suono originale è stato restaurato digitalmente a partire dal negativo ottico 35mm da cui è stato stampato un positivo colonna. Una volta acquisito questo elemento si è potuta effettuare la pulizia digitale e la riduzione dei rumori di fondo causati dall’usura del tempo. Il restauro ha prodotto un controtipo di conservazione e un nuovo negativo colonna. È stato inoltre eseguito – su diversi supporti di conservazione digitale – un back-up completo di tutti i file prodotti dal restauro digitale.
Grazie alla collaborazione pluriennale con The Film Foundation, Gucci celebra la sua ricca storia di 90 anni, fortemente influenzata dal mondo del cinema. Ad oggi la collezione, intitolata “Cinema Visionaries”, di pellicole iconiche restaurate da Gucci e da The Film Foundation comprende: 2006 – Una Moglie, (A Woman Under The Influence) (1974, d. John Cassavetes)
2007 – Le Amiche (1955, d. Michelangelo Antonioni)
2008 – Wanda (1970, d. Barbara Loden)
2009 – Senso (1950, d. Luchino Visconti)
2010 – Il Gattopardo (1963, d. Luchino Visconti)
2010 – La Dolce Vita (1960, d. Federico Fellini).
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