Il naso è forse la componente che più di tutte influenza l’armonia del viso. Ne consegue che l’intervento di rinoplastica, non migliora solo l’estetica del naso ma, andando a riproporzionare tra loro i diversi piani del viso, armonizza l’estetica dell’intero volto.
E’ importante quindi che la modifica avvenga con l’obiettivo di donare grazia al naso mantenendo un’architettura verosimilmente naturale nell’insieme.
La velocità dell’esecuzione (tra li 80 e i 140 minuti in day-ospital), la possibilità di poter intervenire su qualsiasi parte del naso e la naturalezza dei risultati, ne fanno l’intervento di maggior successo e con il più alto tasso di soddisfazione dei pazienti.
Oltre alla rinoplastica puramente estetica, esiste anche quella funzionale, che serve a risolvere un problema di respirazione mediante la correzione del setto nasale deviato. Rinoplastica e funzionale possono essere anche associate in un unico intervento: in questo caso si parla di rinosettoplastica.
In entrambi i casi si effettua rimodellando sia lo scheletro osseo del naso, sia quello cartilagineo, ovvero separando e rimuovendo le parti di osso e cartilagine in eccesso e causa dell’inestetismo (come la classica gobbetta).
La tecnica scelta per eseguire l’intervento, influenza anche la visibilità o meno delle cicatrici. Nel caso di una rinoplastica chiusa, tutte le incisioni vengono effettuate all’interno delle narici e non sarà visibile alcuna cicatrice.
Una rinoplastica aperta invece, lascerà una sottile cicatrice in quel punto. La tecnologia moderna, consente di realizzare l’intervento rapidamente e in assenza di sanguinamento, in modo che il recupero e il ritorno alla vita di tutti i giorni siano il più rapidi possibile.
Nei primi giorni saranno del tutto normali stanchezza e gonfiore: perciò sarà necessario evitare movimenti bruschi e indossare una mascherina protettiva. Dopo sette giorni, sarà già possibile ritornare alle attività lavorative. Un primo risultato si potrà apprezzare già dopo due settimane, ma solo dopo qualche mese sarà possibile rendersi conto del risultato definitivo.
Di Raffaella Ponzo
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