Quei chili in più ci fanno stare male e così, dopo tante esitazioni, decidiamo di metterci a dieta. Ma privarsi dei cibi più buoni e di quelle insane, ma gustose abitudini, come cioccolato, fritti e una birra ghiacciata, è sempre difficile e ci vuole una forte dose di volontà. Alla base di ogni dieta infatti, esistono processi psicologici che possono aiutarci a rendere più solide le intenzioni e, nei momenti di sconforto, prima di cedere alla merendina di turno, dobbiamo ripeterci: “Sì, posso farcela”.
Ma come in tutte le cose, esistono degli stratagemmi per riuscire ad arrivare alla meta agognata. Da dove partire? Ma, dalle nostre abitudini. Bisogna cambiarle. Ecco come:
Impariamo a controllare la fame emotiva: La maggior parte delle volte non mangiamo per fame, ma per carenze affettive. Può sembrare banale, ma se ci pensiamo bene, tutte le volte che apriamo quel frigo lontano dai pasti, è per nervosismo, tristezza, noia. Così, la fame emotiva non si placa mai perché, in realtà, il vero nutrimento di cui ha bisogno non si trova nel frigo e la risposta non è nello stomaco, ma nel cuore. Allora impariamo a sfogarci in altri modi che non siano il cibo, magari leggendo un libro, ascoltando la musica o guardando un bel film.
La dieta non è altro da te: La dieta non ti renderà una persona diversa a livello interiore. Noi non siamo il nostro corpo, non siamo i nostri difetti o i nostri pregi. Non siamo le imperfezioni, non siamo un punto vita sottile o delle gambe toniche. Il nostro essere va al di là del nostro corpo, la dieta serve solo per stare meglio, in salute, per essere più scattanti e se questo ci farà diventare anche più carine, tanto meglio. Per focalizzare meglio gli scopi di una dieta, scriviamo i vantaggi che ci può offrire, esempio: ogni chilo di troppo perso rappresenta un risultato efficace grazie a cui riuscire a salire le scale più velocemente, percepire un corpo più leggero e dinamico, un dolore minore a articolazioni e muscoli.
Non pesiamoci in continuazione: Impariamo a conoscere il nostro corpo, senza aver bisogno della bilancia. Cerchiamo di capire quanti chili stiamo perdendo dai vestiti che diventano sempre più larghi e dai movimenti sempre più agili. Spostiamo la nostra attenzione dai numeri alle sensazioni.
Usiamo l’immaginazione: Proviamo ad immaginarci già magre e comportiamoci di conseguenza, ci aiuterà ad abituarci ad un nuovo modello, mentale e fisico. Inoltre, comportarci da magra, ci aiuterà ad appropriarci di quelle piccole buone abitudini che le persone magre sembrano seguire più naturalezza e facilità. Ad esempio, evitiamo di comprare snack da sgranocchiare e impariamo a mangiare lentamente e con gusto.
Festeggiamo i traguardi e se falliamo, impariamo a ricominciare:Pesiamoci una volta al mese e festeggiamo i chili persi, magari coccolandoci con una porzione del piatto che ci piace di più, anche se molto calorico. Ma può capitare anche di fallire, di non perdere chili. In questo caso, non colpevolizziamoci, il senso di colpa aumenta i chili di troppo e danneggia gli obiettivi raggiunti. Siamo lievi con i nostri errori, si può sempre migliorare.
Di Raffaella Ponzo
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