Realizzata in raffinato jersey di lana pettinata punto stoffa, il nuovo passepartout del guardaroba maschile è studiato, da Massimo Rebecchi, ad hoc per essere combinato in ben 12 outfit differenti. Uno per ogni ora del giorno: dal pantalone in jersey maglia stoffa dal fit “jogging-jeans” con cui si esce di casa la mattina, al pantalone jeans “black-grey” trattato abbinato ad un maglione caldo dal punto “norvegese” sale-pepe.
Infine la parte piu’ chic per la notte delle stelle, attraverso i pantaloni da smoking, insieme alla camicia in popeline con tessuto a “brillantino” in contrasto per la pettorina plissetata e gilet in raso. In tal caso la giacca torna prepotentemente in scena, ma svincolata da ogni codice rigido: da “gustare” come un piacere facoltativo.
La collezione proposta da Massimo Rebecchi per il prossimo autunno inverno 2011/12 è un intreccio di suggestioni innovative e tradizioni importanti. Guardando alle atmosfere invernali con i colori sofisticati, le trame ricercate. Per il prossimo autunno inverno Massimo Rebecchi firma una collezione polivalente, nella quale si possono individuare due macrotemi principali: Urban Winter e Celebrity. La linea è espressione di uno stile ormai riconoscibile e affermato che mantiene ben salde le proprie caratteristiche chiave. A raccontare differenti percorsi di stile sono i diversi mood.
Nella linea urban Winter, il look del prossimo inverno ruoterà attorno a microfantasie e texture raffinate, che emergono dalle superfici dei filati. Le trame sono importanti chiavi di lettura dello stile: maglieria a punti di riso, lane garzate effetto shetland, moulinè nuovi che caratterizzano i modelli basic. Il guardaroba è impreziosito da nuovi effetti norvegesi dall’appeal tridimensionale. I cardigan e le giacche slim sono lavorati in losanghe delicate oppure punti geometrici jacquard. Il mood gioca con un gusto sale e pepe dato dalle nuances neutre: i grigi metropolitani, antracite, melange e i grigi perla raccontano fumose atmosfere invernali.
In Celebrity, invece, il nero detta le regole dello stile: i tessuti emergono nelle strutture ad armatura e nei capi della collezione si realizza un’armonia ton sur ton che si rinnova in un gioco tra lucido e opaco.
Il pezzo cult del guardaroba è l’innovativa Dinner Jacket smoking: personalizzata da un nuovo rèver lucido, è un capo dalla vestibilità rinnovata. Un it-piece da valorizzare: può essere indossata anche su un semplice pantalone slim in tessuto grisaglia “brinato” di lana stretch e misto seta. I capispalla si arricchiscono nei rilievi e negli interni, valorizzati da dettagli sartoriali: profili in lana garzata e punti AMF.
Al di là del classico e sempre elegante nero, le nuances virano in una direzione canadian: cammello, marrone caffè, ocra bruciato animano le fantasie. Ogni capo è frutto di una grande ricerca sul piano dei tessuti: i madras e i jersey double si muovono sulle field jacket a quattro tasche; lo sportswear gioca su nuovi nylon con interni trapuntati staccabili. Anche la pelle ha un ruolo chiave nella linea: trattata ad effetto used vuole essere espressione di un workwear ricco di rimandi nostalgici è retrò. Ma è pensata anche in modo innovativo, proposta in abbinamento-contrasto con la ricca maglieria, giocata su filati spessi e infeltriti.